Sei un genitore e lavori? Così puoi aiutare i tuoi figli a crescere

Oggi sono sempre più numerose le famiglie con entrambi i genitori lavoratori. Non c’è motivo di sentirsi in colpa, basta solo scoprire come trasformare un punto di debolezza in uno di forza per tutta la famiglia.

 

Se un tempo molte donne avevano la possibilità di essere mamme a tempo pieno, oggi i cambiamenti culturali e sociali fanno sì che anche loro possano contribuire concretamente al benessere della famiglia. Un cambiamento che ha aumentato il numero di famiglie con entrambi i genitori lavoratori.

Tra le tante conseguenze dell’aumento del numero di mamme lavoratrici una delle più evidenti è la crescita del numero di papà che si occupano in prima persona della cura della casa e dei bambini.

E lo fanno con successo. Secondo uno studio di Initiative [1] i nuovi papà sono i migliori di sempre, desiderano infatti essere padri presenti nelle decisioni di tutti i giorni. Non solo, dal 1965 i papà hanno quasi triplicato il loro tempo speso con i bambini [2] e questo, in parte, è dovuto a una minore disponibilità di tempo da parte delle mamme che lavorando tutto il giorno ed hanno bisogno di un contributo maggiore nella cura dei figli.

Come ci si può prendere cura dei propri figli nella quotidianità se si lavora? Se sei un papà o una mamma lavoratore ti sarà capitato di sentirti in colpa per il poco tempo che dedichi ai tuoi bambini, soprattutto se anche il tuo partner trascorre le sue giornate in ufficio. Ma non dovresti.

Come spiegato in un altro post del nostro blog, uno studio del 2015 pubblicato della ricercatrice Kathleen McGinn dell’Harvard University ha dimostrato che i figli di mamme che lavorano fuori casa hanno diversi vantaggi rispetto ai loro coetanei le cui madri non hanno un impiego. In particolare le figlie femmine hanno maggiori chance di successo al lavoro e di avere stipendi più alti. I figli maschi, invece, sono più propensi ad aiutare in casa e nella cura dei bambini. [3]

Insomma aiutare i propri figli lavorando è possibile. Se il tempo per loro sembra non bastare mai, nessuna paura: una volta trovato il giusto equilibrio tra vita lavorativa e vita privata, i bambini trarranno beneficio dalla loro condizione.

Ecco tutti i 6 principali vantaggi di cui possono godere i figli di genitori lavoratori

Sono più umili

I bambini che crescono in famiglie con genitori lavoratori imparano a chiedere aiuto. E cercare aiuto, spesso, è la chiave del successo. Pur non dipendendo da nessun altro, le mamme e i papà che sono pronti a chiedere e scambiare favori per organizzare la vita dei loro bambini al meglio, contribuiscono alla costruzione di una rete sociale di sostegno per la famiglia di cui beneficeranno tutti. Con poca organizzazione si possono stabilire turni per portare i bambini a lezione di sport, al catechismo o alle feste.

A Milano, da qualche mese, è attivo un servizio di baby sitter a chiamata: il progetto sperimentale è partito dal Municipio 5 (Porta Ticinese, Porta Lodovica, Vigentino, Chiaravalle, Gratosoglio) messo a disposizione dall’associazione ConTatto. Il personale, assunto con regolare contratto di lavoro, è formato e referenziato e le famiglie possono selezionare la persona che meglio si adatta alle proprie esigenze. Il servizio costa 10 euro all’ora e su richiesta sarà esteso in futuro anche ad altre zone della città. Per informazioni: WeMi San Gottardo (corso San Gottardo 41) - sangottardo@wemi.milano.it – 329-6172250

Ma questo è solo un esempio, altre associazioni e servizi di questo genere stanno nascendo su tutto il territorio nazionale. E il sito Sitly permette di effettuare ricerche di baby sitter online, per trovare quella più vicina e con le migliori referenze.

Sono più flessibili

Prendersi cura dei figli lavorando non è facile e nonostante una perfetta organizzazione possono capitare imprevisti che rovinano ogni piano. I tempi poi sono sempre compressi, soprattutto durante la settimana. Tutto ciò insegnerà ai tuoi figli ad affrontare i cambiamenti in corsa e a essere pronti davanti agli imprevisti. I bambini, se sentono di essere amati e di essere al sicuro, sanno accettare le piccole variazioni di programma e i tempi ristretti.

Hanno un aiuto economico in più

In questo momento storico non tutte le famiglie possono permettersi di avere un solo genitore lavoratore. Ma oltre a garantire una maggiore sicurezza per il loro futuro, i bambini che vedono entrambi i genitori occupati - non solo in famiglia - capiscono prima il valore del lavoro, dei soldi e del risparmio. Crescendo capiranno di far parte del budget familiare e accetteranno meglio i loro doveri all’interno della famiglia: dall’impegno a scuola allo svolgimento di alcune faccende domestiche.

Sono bravi a programmare

I bambini con genitori lavoratori imparano a pensare a lungo termine e anche in anticipo. È facile che tuo figlio ti chieda di essere parte attiva nella gestione del tuo tempo, organizzando quello da trascorrere insieme a lui. Il tuo impegno simultaneo, al lavoro e in casa, è per lui un esempio di come sia possibile gestire il tempo e occuparsi simultaneamente di più cose, senza trascurare nulla.

Sono più indipendenti

Non è difficile immaginare che i figli di lavoratori diventino responsabili e indipendenti prima dei loro coetanei che possono contare sulla presenza costante di uno dei due genitori a casa. Il doversi, per esempio, preparare e ricordare la merenda per il giorno successivo e, crescendo, farsi il bucato dei propri vestiti, insegna l’importanza dei gesti quotidiani e aiuta a non dimenticarsi dei propri impegni.

Hanno maggiore senso di uguaglianza

Una mamma e un papà che lavorano insegnano l’uguaglianza di genere e di ruoli. Come dimostrato dalla ricerca di Harvard i figli maschi crescono maggiormente disposti ad assumersi responsabilità in famiglia, mentre le figlie femmine crescono più indipendenti. I genitori che si dividono le responsabilità prendendosi cura dei figli contribuiscono a creare maggiore armonia e collaborazione in famiglia.

Donare sicurezza

I genitori che trovano equilibrio tra vita lavorativa e vita privata non vivono solo per rendere felici i propri figli, ma vogliono crescere adulti responsabili. Ma soprattutto tutte le mamme e tutti i papà vogliono essere i genitori migliori possibili. Vogliono proteggere i propri figli e vogliono trasmettere sicurezza. Per fare ciò è necessario creare un ambiente sicuro e stabile. Quando si sentono sicuri, i bambini hanno la libertà di crescere, testare i confini ed esplorare.

Per essere sempre certo di poter garantire le migliori cure a tuo figlio, puoi pensare di stipulare un’assicurazione infortuni e malattia come Protezione Junior. La polizza di MetLife è pensata per tutelare i tuoi bambini dai 3 mesi ai 21 anni. La vivacità dei più piccoli, gli infortuni durante le attività sportive e il rischio di incidenti da adolescenti non saranno più un pensiero perché con Protezione Junior riceverai un rimborso o un indennizzo per le spese mediche sostenute (ma anche servizi di assistenza come docente a domicilio, psicologo e baby sitter). Se vuoi sapere quanto ti costerebbe Protezione Junior, puoi calcolare subito un preventivo.

 

[1] Initiative
[2] Pew Research Center
[3] Harvard Business School
Forbes
Working Mother