Riscatto della laurea 2019: novità e convenienza

Il riscatto della laurea è un modo per avvicinare l’età pensionabile recuperando gli anni di studio universitario e postuniversitario, ma a determinate condizioni. Rispetto agli anni passati però, potrebbe essere più conveniente. Vediamo insieme cosa, come fare richiesta e quanto costa.

Le leggi 184 del 1997 e la legge 247 del 2007 Il cosiddetto “riscatto della laurea” è una possibilità che ha il contribuente di versare i contributi pensionistici per gli anni di università, anche a distanza di tempo dalla laurea.

Questa possibilità riguarda i dipendenti pubblici, i privati, i lavoratori autonomi, i professionisti, gli imprenditori a condizione che:

  • abbiano effettivamente conseguito la laurea, 
  • siano già titolari di una posizione contributiva, cioè abbiano versato già dei contributi, 
  • non abbiano versato contributi durante gli studi universitari (anni per i quali si chiede il riscatto).

Ma vediamo nel dettaglio le casistiche e i costi per questa operazione.

Riscatto della laurea: quali anni possono essere “recuperati” e quali no

Se decidi di riscattare gli anni impiegati negli studi universitari, è importante rispettare alcune caratteristiche:

·        devi aver completato almeno un ciclo di studi universitario, anche all’estero, purché la laurea sia valida in Italia.

·        È possibile richiedere il riscatto anche per le specializzazioni post-laurea e/o dottorato di ricerca, anche conseguiti all’estero, purché il titolo sia valido in Italia.

·        Non possono essere riscattati gli eventuali anni fuori corso. Anche gli anni universitari nei quali sono stati versati contributi, ovvero durante i quali la persona che richiede il riscatto ha lavorato e ha versato perciò dei contributi, non possono essere considerati ai fini della richiesta.

Un altro requisito fondamentale è avere una posizione contributiva in regola al momento della richiesta di riscatto della laurea.

Novità 2019: il riscatto della laurea costa la metà?

La Legge di Bilancio 2019 [2] ha introdotto il concetto di riscatto flessibile, una modalità che prevede agevolazioni a chi decide di riscattare la laurea prima dei 45 anni.

Attraverso il riscatto flessibile i costi si sono infatti ridotti ed è stato snellito anche il procedimento di calcolo. Per gli Under 45 che si siano laureati dopo il 1996, infatti, la cifra da pagare per ogni anno di università sarà di €5.241,30, a prescindere dal reddito al momento della richiesta.

Questa cifra deriva da un calcolo stabilito per legge che prevede l’applicazione dell’aliquota IVS (Indennità Vecchiaia Superstiti) vigente – attualmente al 33% - al reddito minimo soggetto a imposizione della Gestione INPS di artigiani e commercianti. Un concetto complesso per la maggior parte delle persone, che però è stato semplificato con l’applicazione della quota fissa annua che abbiamo menzionato sopra.

Facendo un rapido calcolo, un laureato con meno di 45 anni che volesse riscattare tre anni di università spenderebbe quasi 16.000 euro, una cifra che salirebbe a 26.000 euro circa per un corso di laurea di 5 anni.

Con questa formula, la spesa per il riscatto della laurea può essere conveniente se paragonato al vecchio provvedimento in vigore.

Con un paragone numerico, con il vecchio ordinamento di legge, un lavoratore di 40 anni con un reddito annuo di 30.000 euro, dovrebbe sborsare poco meno di 10.000 euro per ogni anno di riscatto (30.000 x 33%). Quasi il doppio rispetto al riscatto flessibile.

La nuova norma sul riscatto della laurea 2019 ha previsto, però, altre due forme di agevolazione per chi decide di riscattare la propria laurea entro i 45 anni: il pagamento rateale e la detrazione fiscale. Esiste quindi la possibilità di dilazionare la spesa complessiva in 60 rate mensili e, allo stesso tempo, di portare in detrazione il 50% della spesa, spalmato in 5 anni.

Come effettuare la richiesta per il riscatto della laurea

Per effettuare la richiesta di riscatto della laurea è necessario presentare la domanda esclusivamente sul sito dell’INPS, attraverso il servizio dedicato, e, dunque, è necessario dotarsi di un PIN dispositivo o di altre credenziali analoghe (SPID e CNS, Carta Nazionale dei Servizi). In alternativa è possibile rivolgersi a un CAF, al commercialista, al consulente del lavoro oppure a un intermediario autorizzato.

Per il pagamento del riscatto della laurea, invece, l’INPS invia ai contribuenti che hanno fatto richiesta i MAV pagabili presso tutti gli sportelli bancari e gli uffici postali.

Esistono anche modi alternativi per poter pagare il dovuto all’INPS:

·        presso gli sportelli che aderiscono al circuito “Reti Amiche”,

·        sul sito dell’INPS con carta di credito,

·        tramite l’Applicazione INPS Servizi Mobili,

·        con carta di credito utilizzando il Contact center al numero 803 164

Conviene davvero riscattare la laurea?

La valutazione della convenienza è sempre relativa ai casi specifici e non è possibile tracciare un quadro generale, l’importante è avere ben presente quali sono i costi da dover affrontare, i vantaggi e le possibili alternative.

Però, si possono specificare due aspetti che possono fare la differenza:

·        Con il riscatto agevolato, infatti, verranno aumentate solo le settimane contributive e non verrà aumentato il monte fiscale fin lì accumulato, come avviene con il riscatto “classico”. Semplificando il concetto, chi aderisce al riscatto flessibile avrà delle agevolazioni economiche e accorcerà la sua vita lavorativa, ma i soldi versati non incideranno sul “quantum” della pensione che riceverà una volta in quiescenza.

Sebbene andare in pensione prima possa rappresentare un incentivo a riscattare la laurea, quest’ultimo aspetto potrebbe costituire un freno, soprattutto se pensiamo alle alternative presenti oggi sul mercato e alle cifre da sborsare.

·        Con le stesse cifre si possono creare pensioni complementari che non avvicinano la pensione, ma consentono di creare un gruzzolo da aggiungere all’assegno sociale. Oppure si possono scegliere prodotti assicurativi che coprano eventi imprevisti, garantendo il tenore di vita dei tuoi cari.

Conclusioni e consigli finali

Sebbene non sia possibile stabilirne la convenienza, il riscatto della laurea 2019 ha introdotto importanti novità rispetto al passato:

·        un costo annuale uguale per tutti i lavoratori e non legato al reddito;

·        la possibilità di riscattare singolarmente gli anni universitari;

·        l’agevolazione fiscale che consente di detrarre il 50% della spesa in un arco di 5 anni;

·        la possibilità di pagare in rate mensili (massimo 60) la cifra necessaria al riscatto della laurea;

·        la possibilità di andare in pensione prima, ma il calcolo dell’assegno sociale rimane invariato.

[1] Legge 184/97 http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/97184dl.htm
      Legge 247/07 https://www.camera.it/parlam/leggi/07247l.htm

[2] http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2018/12/31/302/so/62/sg/pdf