Sprechi alimentari: 5 consigli per evitarli

Gli sprechi alimentari possono essere evitati con alcuni accorgimenti. Spieghiamo al lettore quali sono.

Gli sprechi alimentari sono tanti e possono essere evitati con alcuni accorgimenti. Ecco quali.

In un anno in Italia, secondo il rapporto Waste Watcher, buttiamo via 8 miliardi di euro di cibo nelle nostre pattumiere: acquistiamo troppo e sappiamo conservare poco.

Se a questo aggiungiamo le eccedenze alimentari che provengono da attività quali bar, ristoranti e supermercati, parliamo di 5,6 miliardi di cibo pronti a trasformarsi in rifiuti se non appositamente raccolti, ridistribuiti e donati.

Come evitare gli sprechi alimentari: 5 regole pratiche

Siamo tutti responsabili dei nostri acquisti sbagliati e del conseguente spreco che creiamo. Ecco alcuni consigli utili per evitare questi inutili sprechi alimentari.

1. Fai la spesa con la lista: prima di comprare nuovo cibo, fai un controllo approfondito in dispensa e in frigorifero di ciò che hai e di ciò che ti serve davvero, per evitare di acquistare articoli già presenti in casa. Lista alla mano, tra gli scaffali del supermercato, eviterai di comprare prodotti non indispensabili, risparmiando denaro e salute

2. Conserva al meglio: imparare le regole per conservare nel migliore dei modi il cibo acquistato è alla base della pratica volta a sprecare meno. Quindi occhio all’etichetta per conoscere le condizioni di conservazione del prodotto, oltre che la data di scadenza.

3. Riutilizza il riutilizzabile: lo sapevi che alcuni residui possono essere riutilizzati invece che diventare rifiuti? È il caso dei fondi di caffè, ottimi come fertilizzanti per piante e terreni, o della scorza dei limoni, che puoi usare, essiccata e polverizzata, per le tue ricette in cucina. Con la buccia di limoni e mele puoi anche cucinare canditi, caramelle e biscotti golosi!

4. Usa la fantasia: riciclare gli avanzi con creatività è un modo utile per ridurre gli sprechi e farti anche lavorare meno ai fornelli. Giusto qualche esempio: il riso in eccedenza può trasformarsi in arancini, torte salate o frittate; la pasta può dar vita a insalate, frittata e pasticci; anche il pane può subire trasformazioni fantasiose in polpette, gnocchi e torte. Insomma di modi per buttare via il minimo indispensabile ce n’è per tutti i gusti: basta volerlo.

5. Condividi il cibo in eccesso: una partenza improvvisa o una festa in famiglia o semplicemente un mancato consumo, i motivi per cui in casa il cibo in eccesso abbonda sono tanti, ma puoi ridurli e fare del bene allo stesso tempo.
Perché buttare nella pattumiera al ritorno da un viaggio quando invece puoi donarlo - prima di partire - a chi lo consumerà con piacere, tra parenti, amici, vicini di casa o al Banco Alimentare della tua città?
E al termine di una festa in famiglia perché non organizzare dei family-bag? È un modo davvero utile per evitare di buttare quantità enormi di cibo (ed evitare di mettersi ai fornelli, dedicandosi un po’ di meritato relax).

 

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Al di là delle questioni etiche, questo spreco impatta gravemente anche sull’ambiente:

  • Acqua: vengono utilizzati 250.000 miliardi di litri di questa preziosissima risorsa per la produzione del cibo che si spreca; lo stesso quantitativo soddisferebbe i consumi domestici di una città come New York per i prossimi 120 anni
  • Suolo: viene utilizzato il 30% dell’area agricola coltivabile a livello mondiale per produrre cibo che poi verrà sprecato;
  • Clima: se il cibo sprecato fosse un paese, sarebbe il terzo inquinatore a livello mondiale dopo USA e Cina, con 3,3 miliardi di tonnellate di C02 rilasciati nell’ambiente.

Iniziative popolari contro lo spreco

È sufficiente quindi qualche accorgimento e maggiore rispetto ed educazione nei confronti del cibo per evitare gli sprechi alimentari.

Ben vengano le iniziative che tendono a recuperare e ridistribuire gli avanzi! Anche le attività commerciali hanno mostrato interesse a progetti virtuosi che raccolgono le eccedenze nelle attività e le ridistribuiscono a chi ne ha bisogno. A Berlino, in Olanda e in Austria, sono stati inseriti dei frigoriferi per le strade in cui è possibile condividere - senza costi - cibi ancora buoni con senzatetto, lavoratori e passanti. In Finlandia, ad Helsinki, col patrocinio del Ministero dell’Ambiente, è invece nato il food-sharing di quartiere: un luogo in cui gli abitanti possono portare il cibo in eccesso o usufruire di quello a disposizione.

Semplici iniziative di buon senso, che fanno bene a chi dona, a chi riceve, alle risorse comuni e al pianeta che condividiamo.