Telefono alla guida: le novità della legge sulla sicurezza stradale

Il disegno di legge presentato alla Camera nel luglio scorso dal Presidente della Commissione Trasporti Michele Meta prevede una sostanziale modifica dell’Articolo 173 che regolamenta le pene relative all’uso di dispositivi mobili alla guida.

Guidare mentre si è al telefono non solo è molto rischioso per la sicurezza. Ecco perché.                            

L’articolo citato proibisce già in modo specifico l’utilizzo di cellulari: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all'articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l'uso delle mani)”.

La proposta di legge al vaglio della Camera, mira però anche a penalizzare maggiormente gli automobilisti distratti da telefoni cellulari e tablet, tramite un un inasprimento delle multe e una maggiore decurtazione di punti patente. Inoltre il nuovo disegno di legge propone il ritiro della patente immediatamente, con sospensione da tre a sei mesi, con aggravanti in caso di recidiva o minori a bordo.

In particolare le multe previste andranno dai 160 ai 640 euro per chi viene sorpreso una prima volta intento a guidare utilizzando il cellulare e da 320 a 1282 per i recidivi. La sospensione della patente, da 1 a 3 mesi o da 2 a 6 in caso di reato reiterato, diviene immediata, così come la decurtazione di 5 punti patente, che raddoppiano nei casi più gravi.

Sicurezza stradale: campagne di sensibilizzazione per i più giovani

Secondo una recente stima dell’ACI, Automobile Club d’Italia, 3 incidenti su 4 sarebbero dovuti a distrazioni derivanti dall’utilizzo di telefoni cellulari alla guida.

Dati preoccupanti, che hanno determinato nel 2016 l’avvio di una campagna di sensibilizzazione di carattere nazionale contraddistinta dagli hashtag #mollastotelefono e #guardalastrada.

La modifica alle attuali disposizioni di legge relative alla sicurezza stradale, con aumento delle sanzioni, fa appunto eco ad una crescente necessità di istruire gli automobilisti, specie più giovani, a salvaguardare se stessi e il prossimo quando si trovano alla guida.

La prudenza è sicuramente il primo passo verso una guida sicura per sé e per gli altri. Per una maggiore tranquillità è possibile però ricorrere a diverse forme di sostegno in caso di imprevisto, così da garantire maggiore serenità a noi ed ai nostri cari. Per chi fa una vita particolarmente attiva, sempre in movimento, ecco alcune soluzioni per affrontare al meglio viaggi, sport e spostamenti di lavoro.

Non tutta la tecnologia viene per nuocere: App da usare alla guida

Nel caso dei cellulari al volante l’uso della tecnologia costituisce un problema. Tuttavia - per quanto possa sembrare strano - proprio dallo sviluppo di nuove applicazioni ed estensioni per apparecchi mobili possono venire le soluzioni.

Da un lato sono nate tecnologie che consentono di diventare irreperibili quando si è al volante: un’app è stata sviluppata dalla Polizia Stradale in collaborazione con l’ANAS e ha un nome emblematico: “GUIDAeBasta”.

Secondo i suoi promotori, per leggere un messaggio su WhatsApp, o altri sistema di messaggistica similari, occorrono all’incirca 8 secondi, un tempo di disattenzione alla strada che alla guida può diventare pericoloso: significa che andando a 50 km/h, per oltre 100 metri gli occhi non sono sulla strada ma sul cellulare. È come percorrere quei metri virtualmente a occhi chiusi.

Questo, inutile dirlo, può mettere a repentaglio l’incolumità del guidatore, dei passeggeri e di altre persone. A questo scopo, l’utilizzo dell’applicazione interviene nel momento in cui sei pronto per metterti alla guida. Selezionando la modalità “Non disturbare” il cellulare sarà irreperibile e chiunque dovesse provare a chiamare riceverà istantaneamente un messaggio che li avverte che sei alla guida e risponderai non appena possibile.

Sulla medesima linea nasce anche “Drivemode”, un’applicazione gratuita che blocca - quando attivata - ogni funzione manuale del telefono, trasformando il dispositivo in un vero e proprio assistente vocale in grado di supportare l’automobilista alla guida. Questa nuova tecnologia è stata sviluppata in Giappone ma è già disponibile in lingua in oltre 180 paesi.

Per gli utilizzatori di Android (nelle ultime versioni) è invece disponibile già da qualche mese la versione completa dell’assistente vocale di Google che dà la possibilità di comandare letteralmente il telefono a distanza, senza digitare o guardare il monitor e senza scaricare o aprire altre applicazioni.
Il comando vocale per attivare l’assistente è “Ok Google” e si potrà procedere con formulare una serie di domande in modo naturale. Ad esempio è possibile chiedere: “Chiama Tizio” e il cellulare farà automaticamente partire la chiamata al contatto “Tizio”.
Allo stesso modo è possibile chiedere: “Manda un messaggio Whatsapp a Caio” e l’assistente automaticamente chiederà di dettare il messaggio che sarà trascritto.
L’assistente è in grado di accedere a molte App, come ad esempio Google Maps. Sarà pertanto possibile chiedere “Portami in via Roma” e il sistema aprirà automaticamente il navigatore che localizzerà la posizione guidandoti a destinazione.

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