Cosa fare quando la terra trema

Un terremoto è un evento improvviso e imprevisto che coglie sempre impreparati, qualunque sia il tuo livello di consapevolezza sulle buone norme da seguire in caso di una calamità come questa. Tuttavia esistono delle buone regole che possono salvare la vita o evitare incidenti e che è bene memorizzare. Ecco i consigli e le principali norme di sicurezza da adottare in casa e in azienda.

Negli ultimi mesi l’Italia è stata scossa da un altro evento sismico, quello di Amatrice, che ha condotto alla riapertura di un dibattito sulla sicurezza degli edifici e delle città. Un casus, questo, che era già stato portato all’attenzione delle cronache dopo il terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009 e che aveva suscitato, già allora, un interesse senza precedenti, vista anche la gravità delle conseguenze di quel sisma. 

Tuttavia, mentre ci interroghiamo su ciò che si sarebbe potuto e dovuto fare prima, forse è bene anche ricordare l’importanza di prevenzione, protezione e sicurezza, affinché ogni singolo incidente, anche di piccola entità, dovuto a un evento sismico, possa da oggi in poi essere evitato o limitato nella sua portata lesiva. 

Prevenzione: cosa fare subito per aumentare la sicurezza in casa e in azienda prima del sisma

A volte un boato sordo e cupo annuncia il terremoto pochi istanti prima che inizi la scossa vera e propria, a volte si avverte solo un leggero giramento di testa, come uno stordimento e non si capisce subito che si tratta di un evento sismico. I modi in cui queste calamità si manifestano sono differenti e differente è l’intensità con la quale si possono avvertire. 

Ai piani alti di un palazzo, ad esempio, la stessa scossa viene avvertita maggiormente rispetto ai piani bassi, tutto trema in modo più violento e deciso, ma le buone norme di comportamento da tenere sono le medesime.

cosa fare in caso di terremoto

Innanzitutto, come si diceva, è bene prevenire incidenti e affinché si possa giungere all’emergenza con una preparazione efficace e solida è bene – da subito – mettere in pratica questi consigli: 

1. Impara a conoscere l’ambiente dove vivi o dove lavori

Nel momento dell’evento sismico, sicuramente la sensazione più frequente è la paura, perché non si sa esattamente cosa sia meglio fare, come comportarsi, dove ripararsi. Studiare l’ambiente che ti circonda potrebbe essere di vitale importanza nel momento in cui si dovesse verificare una scossa improvvisa. 

È importante sapere dove si trovano e come si chiudono i rubinetti generali del gas, dell’acqua e gli interruttori elettrici, impianti che potrebbero subire danni e provocarne altri. In un momento di allarme generale non c’è tempo di ragionare, dunque la consapevolezza della posizione di questi elementi è fondamentale.

2. Valuta le vie di fuga dalle stanze e i punti più sicuri

Nel tuo luogo di lavoro o in casa, sarà sufficiente focalizzare per un momento questi due elementi. Quali sono le eventuali vie di fuga, evitando scale e ascensori, che ti permettano di lasciare la stanza velocemente e in modo sicuro per raggiungere zone più sicure della struttura.

Nello stesso tempo è bene mettere a fuoco quei punti che possano offrirti un riparo di emergenza: sapere quali sono i tavoli più solidi sotto i quali ripararsi, conoscere le pareti portanti della struttura, se ci sono delle nicchie o delle zone più solide di altre.

3. Predisporre una cassetta di primo soccorso e uno “zaino di emergenza”

In ufficio o in azienda la presenza di un kit di primo soccorso è obbligatorio ma è bene che tutti i dipendenti sappiano dove si trovi. Allo stesso tempo, anche in casa sarebbe opportuno preparare una cassettina di emergenza, posizionandola in un luogo raggiungibile e noto a tutti i membri della famiglia.

Insieme a cerotti e disinfettante, sarebbe opportuno inserire nello “zaino di emergenza” anche altri oggetti che potrebbero rivelarsi molto utili: una torcia elettrica o – meglio – a dinamo, una bottiglietta d’acqua e una radio a pile. Questo potrebbe aiutare molto se è necessario lanciare un allarme o per farsi sentire dai soccorritori.

4. Buone norme di arredamento

L’attenzione a certi dettagli può contribuire a ridurre i danni in queste circostanze. In casa, così come in ufficio, bisognerebbe evitare di posizionare oggetti pesanti sulle mensole più alte: anche con una scossa di lieve entità e che non provoca danni strutturali potrebbero infatti cadere giù, rovinando su attrezzature di valore o, peggio, su persone. 

Allo stesso modo sarebbe intelligente assicurare i mobili più pesanti alle pareti, usando viti autofilettanti o chiodi. Cassettiere, schedari e librerie, potrebbero ribaltarsi in caso di terremoto.

5. Un’esercitazione anche in forma di gioco a casa, a scuola e a lavoro

In azienda, solitamente, sono previste delle prove di evacuazione e lo stesso avviene, di norma, anche nelle scuole. Tuttavia è bene informarsi se sono state date le informazioni necessarie per mettersi al riparo in caso di necessità. 

Allo stesso modo in casa, una prova di sicurezza potrebbe essere un gioco divertente da fare con tutta la famiglia, in modo che anche i figli sappiano cosa è giusto fare e cosa bisogna evitare in caso di emergenza. 

Niente panico: cosa fare se il terremoto arriva quando sei in casa

Un evento come il terremoto non deve portare necessariamente alla mente l’immagine di quel che accade nei pressi dell’epicentro, con crolli e gravi lesioni alle abitazioni. 

È terremoto anche quando si avvertono solo le scosse, quando ci si spaventa e si resta impietriti, immobili, incapaci di prendere una decisione, storditi dalle oscillazioni e dall’imprevisto. Sono moltissimi, infatti, i casi di persone che riportano traumi e lesioni per via di incidenti e cadute nella foga di scappare o per via oggetti caduti dai mobili. 

In questi casi essere consapevoli di ciò che è corretto fare per non correre pericoli è, perciò, ancora più importante. 

Una delle prime raccomandazioni è quella di non precipitarsi per le scale visto che il tentativo di correre giù rapidamente potrebbe essere, oltre che inutile, assolutamente pericoloso: le scale non sono un posto sicuro visto che sono tra gli elementi strutturali più deboli di una costruzione e oltretutto potrebbe essere facile, considerando il panico, l’ansia e l’impulso del momento, rovinare in una caduta. 

La stessa cosa vale per gli ascensori del palazzo che bisogna evitare di prendere durante e dopo una scossa. Molto spesso, infatti, gli impianti elettrici sono dotati di interruttori di sicurezza che staccano la corrente elettrica in caso di calamità: il rischio più frequente è dunque quello di restare bloccati nella cabina. 

Se viene avvertita una scossa è meglio dunque restare in casa e ripararsi piuttosto sotto travi portanti, tavoli, letti e qualunque cosa possa riparare il corpo da oggetti che cadono. Uscire in balcone è assolutamente sconsigliato così come ripararsi vicino a finestre e vetrate perché costituiscono una parte debole della costruzione e potrebbero lesionarsi. 

Dopo le scosse, quando sembra tornata la quiete, è importante muoversi con cautela. Se pensate che la casa sia stata danneggiata è importante uscire al più presto, avendo cura di staccare le utenze generali (luce, acqua, gas) e prendere solo il minimo indispensabile: indossare scarpe, una giacca se è inverno e il cellulare per chiedere soccorsi. Il resto potrà essere recuperato in un secondo momento. 

Se invece la scossa è stata lieve è consigliabile restare in casa e mantenere la calma. Se nella zona ci sono danni visibili potrebbe essere utile disabilitare momentaneamente la password dal wi-fi di internet lasciando la connessione libera per consentire di comunicare in emergenza a chiunque nei paraggi. Evita di usare il telefono per lasciare libere le linee. 

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La tecnologia che aiuta gli stati di emergenza: cos’è il Safety Check di Facebook e a cosa serve?

Se sei un utente di Facebook sai che, in occasioni di calamità naturali o altre emergenze, il social network di Zuckerberg dà la possibilità di comunicare a tutti che si è fuori pericolo. Questo strumento, chiamato “Safety Check” (letteralmente, controllo di sicurezza) è nato come evoluzione di uno strumento studiato e applicato già nel 2011 in seguito al terremoto e allo tsunami in Giappone. 

Questo strumento si attiva automaticamente incrociando i dati di posizione e altri inseriti nel profilo (come la città di residenza) e negli istanti successivi all’emergenza invierà agli utenti rilevati nelle zone del sisma e nelle aree limitrofe una notifica alla quale l’utente potrà rispondere semplicemente cliccando il tasto “Sto bene” (I’m safe). 

Questa notifica giungerà a tutti gli amici e i parenti, rassicurandoli immediatamente.