I controlli medici per chi è avanti con gli anni

Invecchiare bene e vivere serenamente gli anni dopo i 50 significa anche sottoporsi a controlli medici periodici. Perché, nella maggior parte dei casi, essere consapevoli di una patologia il prima possibile può fare la differenza. Vediamo insieme quali sono i principali controlli a cui dovremmo sottoporci per dormire sonni tranquilli e goderci a pieno la nostra seconda giovinezza.

Il corpo umano è una macchina perfetta” e come tale lavora al meglio se messa in condizioni ottimali, che - come sappiamo - sono mutevoli nel tempo.

Così, come ci (pre)occupiamo della manutenzione della nostra auto cambiando l’olio, gli pneumatici, la batteria, i filtri e molto altro, dobbiamo prenderci cura del nostro corpo, intensificando i controlli in relazione all’età.

Uno stile di vita sano, le buone abitudini alimentari e la giusta dose di movimento fisico sono un’ottima base di partenza, ma fare delle visite mediche periodiche aiuta a verificare il nostro stato di salute e individuare in tempo alcune disfunzioni che altrimenti rischiano di passare inosservate.

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Controlli medici: checkup periodici

Per rimanere in tema con l’esempio automobilistico, i checkup sono le visite non specialistiche, considerate di routine, che, superati i 50 anni, è bene fare con maggiore frequenza.

L’esame del sangue è una di quelle pratiche veloci e indolori che, oltre ad aiutarci a tenere d’occhio la nostra salute, fanno del bene anche alla comunità: inoltre, donare sangue all’AVIS (o a qualsiasi altra associazione di questo tipo) ci permette proprio di prendere due piccioni con una fava. E dall’esito degli esami siamo in grado sia di individuare eventuali sostanze che circolano nel nostro corpo, sia di capire se i nostri organi interni funzionano bene o meno.

Ad esempio, se oltre il classico emocromo completo, chiediamo di misurare anche le transaminasi e i valori degli ormoni tiroidei, possiamo conoscere lo stato di funzionamento del nostro fegato e diagnosticare eventuali disfunzioni della tiroide.

Anche l’esame delle urine è da considerarsi di routine ed è utile per scoprire alterate funzioni renali o del fegato o - più semplicemente - un’infezione latente. Certo è che i risultati di un singolo esame, per quanto con valori fuori dagli intervalli indicati, non è per forza indicativo di una malattia, quindi è abbastanza inutile cadere nella tentazione di improvvisarsi esperti (internet alla mano): meglio affidare la lettura dei referti al medico di fiducia ed evitare stress superfluo.

Ogni tre mesi circa, misurare la pressione: è un’operazione che dura pochi minuti ma ci permette di prevenire l’ipertensione. Possiamo misurarla dal medico, in farmacia o anche comodamente a casa, grazie ai dispositivi disponibili in commercio.

Nel caso in cui decidessimo di fare tutto da soli, ricordiamoci che alcune abitudini potrebbero alterare l’esito della misurazione. Assicuriamoci quindi di trovarci in un ambiente calmo e rasserenante, di non fare sforzi fisici ed evitare di fumare e bere caffè o alcolici per almeno mezz’ora prima della misurazione.

E se in famiglia abbiamo avuto casi di malattie cardiovascolari, è buona norma farsi un ecocolordoppler arterioso per dare un’occhiata approfondita al flusso sanguigno nelle nostre vene e arterie. Viene utilizzato soprattutto per prevenire eventuali trombosi e aneurismi ed è un tipo di esame diagnostico che non comporta alcun tipo di dolore o fastidio.

Signora fa controlli medici

Controlli medici specialistici

Oltre agli esami di routine è bene anche fare ciclicamente dei controlli in modo mirato e specifico. Una volta l’anno bisognerebbe (il condizionale è d’obbligo) pianificare le seguenti visite:

  • dal dentista: per intervenire tempestivamente in caso di denti mal posizionati, evitando problemi di masticazione e di respiro; in caso di tartaro e carie bisognerebbe addirittura effettuare la pulizia dei denti ogni sei mesi, per evitare interventi più corposi e invasivi successivamente;
  • dall’oculista: per monitorare la nostra capacità oculare, soprattutto in presenza di problemi di pressione, diabete o malattie reumatiche;
  • dal dermatologo: per eseguire la mappatura dei nei per anticipare l’eventuale formazione di tumori e per togliere chirurgicamente i nei che potrebbero diventare un problema;
  • dall’otorinolaringoiatra: per individuare eventuali infiammazioni e infezioni a carico di orecchie, naso e gola o per mettere alla prova il nostro udito;
  • dal ginecologo: per valutare, con una visita e dei test specifici, lo stato di utero e ovaie - riducendo il rischio di cancro al collo dell’utero; per effettuare il PAP-TEST per verificare l’assenza di noduli al seno; per eseguire mammografia e ecografia mammaria, alleati affiatati nella lotta al tumore al seno;
  • dall’urologo: per prevenire il tumore alla prostata - guaribile se individuato in tempo.

Una menzione a parte merita la MOC - mineralometria ossea computerizzata - oggi eseguita con metodica Dxa (cioè con doppio raggio X) e in grado di prevenire l’osteoporosi. Uno studio del New England Journal of Medicine ha dimostrato che eseguire la prima MOC intorno ai 50 anni può aiutare a predire la comparsa dell’osteoporosi nei successivi 15 anni, riducendo al 10% il rischio di sviluppare la malattia.

Meglio prevenire che curare

Secondo quanto riportato da Eurostat, Ufficio Statistico della Comunità Europea, l’intera Unione Europea “promuove una strategia globale per affrontare il nodo delle malattie gravi e croniche puntando su interventi integrati sui fattori di rischio e cercando di rafforzare i sistemi sanitari per migliorare la prevenzione e il monitoraggio:

  • migliorando l'affidabilità delle statistiche nazionali in modo che facciano da guida nell'elaborazione di politiche efficaci;
  • sostenendo campagne di sensibilizzazione e di prevenzione mirate essenzialmente a individui e gruppi ad alto rischio;
  • integrando sistematicamente le politiche e le azioni per ridurre le disuguaglianze nel settore sanitario;
  • creando partenariati in merito a patologie specifiche, ad esempio i tumori.”

I controlli di cui abbiamo parlato sono proprio una parte di questa politica di azione comunitaria: non azzerano la possibilità di ammalarsi, ma di certo aiutano a tenere sotto controllo lo stato del nostro corpo, permettendoci di prevenire le malattie o di intervenire per tempo.

La salute è il bene più prezioso che abbiamo: una volta persa, niente e nessuno può ridarcela. Ecco perché non dobbiamo trascurarla! Perché stare bene si traduce in vivere bene, punto di partenza di una vita serena e piena di soddisfazioni.

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