Ecobonus 2019: come risparmiare fino al 75%

Sono state confermate anche nel 2019 le detrazioni fiscali per ristrutturazioni e riqualificazioni di immobili che migliorano la sostenibilità dei consumi. Ecco tutto ciò che devi sapere per portare in detrazione le somme spese e risparmiare sulle tasse.

L’Ecobonus 2019 è una delle agevolazioni di cui puoi usufruire se effettui lavori in casa entro dicembre. La detrazione per i lavori effettuati ti porta un beneficio fiscale che può arrivare fino al 75% dei costi sostenuti.

La percentuale delle detrazioni per l’Ecobonus può variare a seconda dei lavori che vengono realizzati e se a sostenerli sei solo tu per il tuo appartamento o l’intero condominio in cui vivi.

Non tutti possono accedere ai benefici fiscali e ottenere una riduzione della quota imponibile IRPEF: per farlo è necessario espletare specifici adempimenti previsti dalla legge, fra i quali l’obbligo di comunicazione ENEA.

Vediamo quali requisiti è necessario avere e come fare richiesta.

Lavori in casa: quali possono accedere all’Ecobonus 2019

Per poter accedere all’Ecobonus è necessario che vengano soddisfatti alcuni requisiti stabiliti dalla Legge di Stabilità 2019. Infatti, non tutti gli interventi sulle abitazioni rientrano in questa misura.

Possono essere detratte solo le spese per:

·        il miglioramento termico dell’edificio (ad esempio coibentazione delle pareti esterne, rifacimento dei pavimenti, sostituzione di finestre e infissi);

·        l’installazione di pannelli solari;

·        la sostituzione di impianti di climatizzazione;

·        l’acquisto di materiale per i lavori di risparmio energetico;

·        tutti gli interventi di installazione di apparecchiatura domotica che consente di controllare a distanza gli impianti di riscaldamento e ottimizzare le energie.

Ecobonus 2019: la percentuale di sgravio per ogni tipo di intervento

La percentuale detraibile varia in base all’intervento di ristrutturazione o di miglioramento effettuato in casa.

La detrazione è possibile sia se a sostenere la spesa sei solo tu in quanto proprietario di un immobile, sia se è l’intero condomino che si fa carico delle spese.

Nel primo caso le detrazioni sul reddito imponibile vanno dal 50% al 65%, mentre nel secondo la percentuale può aumentare fino a raggiungere il 75% della spesa, in relazione ai millesimi che la tua casa occupa nel condominio.

In base a quanto previsto dalla legge [2], i lavori di riqualificazione energetica possono essere divisi in base alla percentuale di detrazione di cui si può usufruire.

Si potrà detrarre il 50% dell’ammontare dei lavori di:

·        sostituzione di finestre e infissi;

·        schermatura solare;

·        acquisto e installazione di caldaie a biomassa;

·        acquisto e installazione di caldaie a condensazione, a condizione che l’efficienza media stagionale sia pari ad un “classe A” del medesimo prodotto.

La percentuale di detrazione aumenta fino al 65% per:

·        acquisto e installazione di caldaie a condensazione di “classe A” e dotate di sistemi di termoregolazione evoluti;

·        acquisto e installazione di pompe di calore;

·        lavori di coibentazione;

·        acquisto e installazione di collettori solari per produzione di acqua calda;

·        acquisto e installazione di scaldacqua a pompa di calore;

·        acquisto e installazione di generatori ibridi composti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione;

·        sistemi building automation degli impianti termici della casa;

·        acquisto e installazione di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti.

Come detrarre i lavori di risparmio energetico realizzati dal condominio

Se il condominio nel quale possiedi un immobile esegue dei lavori di risparmio energetico, hai diritto a portare in detrazione il 70% o il 75% delle spese sostenute, in relazione ai millesimi di cui sei proprietario.

È necessario che i lavori siano volti al raggiungimento di determinati indici di prestazione energetica e che rispettino determinati parametri.

Potrai, infatti, detrarre il 70% delle spese sostenute solo se gli interventi riguardano almeno il 25% dell’involucro dell’edificio. Mentre la percentuale di detrazione sarà del 75% se gli interventi sono volti ad aumentare la prestazione energetica e rispettano la qualità media indicata da un decreto del Ministero dello sviluppo Economico. [3]

Queste detrazioni maggiorate sono possibili per tutti i lavori realizzati tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, ma hanno un limite massimo che è stabilito in €40.000 moltiplicato per il numero degli appartamenti che compongono il condominio.

Chi può richiedere e come pagare l’Ecobonus 2019

La detrazione fiscale per i lavori di risparmio energetico nella propria abitazione o del condominio è concessa a tutti coloro che sono contribuenti e possessori dell’immobile riqualificato. Più precisamente, possono richiedere la detrazione:

·        persone fisiche che abbiano un diritto reale sull’immobile;

·        condomini, ma solo per gli interventi sulle parti comuni;

·        inquilini in appartamenti di proprietà d’altri;

·        titolari di un immobile in comodato;

·        familiari o conviventi che sostengono le spese;

·        società di persone o di capitali che abbiano reddito d’impresa;

·        associazioni di professionisti;

·        enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

I cittadini (ovvero le persone non titolari del reddito d’impresa) dovranno pagare le spese solo tramite bonifico specificando nella causale:

·        il motivo del versamento

·        il codice fiscale di chi effettua la detrazione

·        la partita IVA o il codice fiscale di chi riceve il bonifico

·        il riferimento alla normativa vigente

Nella maggior parte dei casi, le banche hanno a disposizione delle transazioni apposite con l’evidenza dei campi obbligatori.

Per i titolari di reddito d’impresa non esiste obbligo di pagare tramite bonifico, tuttavia sono tenuti a mantenere la documentazione del pagamento delle spese per tutta la durata della detrazione. Un accorgimento, quest’ultimo, che è bene seguire anche se non sei titolare di reddito d’impresa.

La comunicazione all’ENEA obbligatoria

Realizzare gli interventi di riqualificazione energetica e pagarli secondo le modalità previste per i diversi contribuenti non è sufficiente per ottenere la detrazione fiscale.

È infatti obbligatorio comunicare all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico) le spese effettuate entro e non oltre 90 giorni dal termine dei lavori.

Il termine dei lavori deve essere certificato dal collaudo o, quando questo non è necessario, da una dichiarazione a firma del tecnico che ha seguito i lavori.

All’ENEA è necessario inviare documentazione attestante:

·        dati anagrafici del beneficiario;

·        dati relativi all’immobile oggetto di intervento;

·        tipologia di intervento;

·        le informazioni inserite nell’attestato di prestazione energetica;

·        la scheda informativa dove si riepilogano gli interventi realizzati.

L’invio dei dati deve essere fatto tramite il sito ENEA [4] oppure tramite raccomandata con ricevuta entro il termine di 90 giorni dalla fine dei lavori.

Salvaguardare il tuo investimento e la sicurezza della famiglia

I lavori di riqualificazione energetica spesso vanno di pari passi con quelli di ristrutturazione, spese che possono essere finanziate tramite mutuo o finanziamento.

Specialmente se si tratta di lavori importanti, con un altrettanto alto investimento economico, la via del prestito potrebbe essere la più praticabile, anche se espone a dei rischi: accendere un mutuo o un finanziamento significa vincolarsi al pagamento del debito qualunque cosa accada, pena l’esproprio dei beni posti a garanzia.

Ecco perché è importante prendere le giuste precauzioni per salvaguardare l’investimento e far vivere serena la tua famiglia.

La soluzione però è semplice ed economica: Mutuo Vivo è la polizza vita che ti mette al riparo quando decidi di farti aiutare dalla banca per un investimento. Che sia l’acquisto di una casa nuova o la sua ristrutturazione, la polizza vita Mutuo Vivo ti offre un capitale (a tua scelta), disponibile in qualsiasi momento, nel caso in cui gravi imprevisti ti impedissero di provvedere al rimborso del debito.

Grazie alle garanzie sulla vita e sull’invalidità permanente totale, puoi portare avanti i tuoi progetti e contare su un aiuto concreto per tutelare il tenore di vita della tua famiglia.

 [1] https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2018/12/31/302/so/62/sg/pdf

[2] https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/AI+guide+italiano/Agevolazioni+fiscali+per+risparmio+energetico+it/Guida_Agevolazioni_Risparmio_Energetico.pdf

[3] http://sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/normativa/decreti-interministeriali/2032968-decreto-interministeriale-26-giugno-2015-adeguamento-linee-guida-nazionali-per-la-certificazione-energetica-degli-edifici

[4] https://detrazionifiscali.enea.it