I fratelli Nandi e l'azienda di famiglia

Fare il vino è l'insieme di tante piccole prodezze: c'è di mezzo la clemenza della terra e del clima, la preparazione degli operai, l'idea del prodotto finale, l'abilità enologica, quella dei sensi che sono in grado di capire e intercettare gusti e profumi e un pizzico di “follia” che consente di creare prodotti tradizionali ma innovativi al tempo stesso.

Questo si ritrova dentro un calice di vino dell'azienda di Boris e Lucio, una cantina che da quasi 150 anni produce bottiglie di qualità. Tutto è iniziato dall'ispirazione del nonno che ha piantato le prime vigne. Pian piano, godendo degli investimenti fatti dal papà di Boris e Lucio, l'azienda è cresciuta ed è poi passata nelle mani dei fratelli Nandi che, in tempi di crisi, hanno scelto di investire sulla conoscenza, diventando enologi e lavorando per sviluppare una linea di prodotti di alta gamma che ha guadagnato i favori del mercato.
Non hanno fatto tutto da soli: il loro team è il responsabile di questo successo e ogni elemento partecipa ogni giorno ai traguardi dell'azienda, dagli operai in vigna fino ai commerciali e agli export manager. In particolare Boris e Lucio devono molto a Saveria e Franco, la prima, commerciale estera, che è già riuscita a piazzare stabilmente in Germania e in Cina i loro prodotti e che lavora costantemente per il successo dell'azienda; il secondo, cantiniere, che conosce a menadito tutti i "segreti" dei prodotti e sa come curare le fermentazioni.

Senza di loro sarebbe davvero difficile portare avanti l'azienda. Pensare di trovarsi nella necessità di cambiare vorrebbe dire fermare la vita dell'azienda. Formare nuovo personale comporterebbe tempo, risorse e molte energie. I costi per la cantina di Boris e Lucio sarebbero altissimi, anche e soprattutto in termini economici e considerando l'andamento del mercato forse non sempre sostenibili.