10 consigli per proteggere i bambini dal sole

Vediamo i principali accorgimenti per proteggere i bimbi dal sole e goderci il mare in tranquillità, insieme ad alcuni rimedi per gli inconvenienti più comuni.

La pelle dei bambini è delicata. Quali sono gli accorgimenti per proteggere i bambini dal sole?

Tutti sappiamo che l’esposizione al sole va tenuta sotto controllo, soprattutto durante le prime giornate di sole. Le regole per gli adulti tuttavia non valgono per i bambini, per i quali è necessario maggiore attenzione.

Come proteggere i bambini dal sole

Vediamo insieme quali sono le regole principali da seguire per proteggere al meglio noi e i nostri bambini.

#1. Evitare esposizione eccessiva

Il sole in quantità moderate stimola la produzione di vitamina D (che fissa il calcio nelle ossa e riduce il rischio di osteoporosi e rachitismo), assicura un’azione antibatterica e citostatica (migliorando malattie cutanee come la psoriasi), stimola la circolazione sanguigna e aumenta la produzione di serotonina (che controlla l’umore e funge da antidepressivo naturale).

L’esposizione eccessiva invece mette a rischio la nostra salute.

Per questo è fondamentale esporsi in modo graduale (riducendo il rischio di scottature!) iniziando da 45/60 minuti al giorno, indossando maglietta, cappello (a falde larghe) e occhiali da sole e, soprattutto, evitando di esporsi nelle ore più calde, cioè dalle 12.00 alle 16.00.

#2. Proteggersi dai raggi solari

L’esposizione solare eccessiva (o non corretta) non causa solo effetti immediati e visibili, come le scottature e gli eritemi, frutto dei raggi UVB, ma anche effetti tardivi, frutto dei raggi UVA, che provocano un invecchiamento precoce della pelle (fotoinvecchiamento), causando macchie scure, rughe, lentiggini e perdita di tono ed elasticità della pelle.

Per proteggersi dal sole, è sempre bene usare un prodotto solare con fattore di protezione adeguato al proprio fototipo (scopri il tuo con un test).

#3. Occhio di riguardo alle zone sensibili

Ci sono aree del nostro corpo in cui lo spessore della pelle è più sottile che in altri: sono proprio queste le zone di solito più interessate dalle scottature.

Labbra, orecchie, collo, naso, spalle e cuoio capelluto, ma anche eventuali cicatrici recenti vanno attenzionate in modo particolare, applicando abbondante crema solare, al massimo ogni due ore.

E se avete ancora in casa un prodotto solare della stagione precedente, sappiate che non avrà più la capacità protettiva dichiarata sulla confezione: i filtri chimici e fisici contenuti nella crema, alterati dal tempo, perdono di efficacia!

E se è nuvoloso o il sole gioca a far cucù da dietro le nuvole? Ai raggi ultravioletti poco importa: loro penetrano la pelle imperterriti. Quindi protezione solare anche quando il sole non si fa vedere.

 

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#4. Evitare l’esposizione diretta e usare i filtri fisici

Per i neonati fino a 6 mesi d’età è assolutamente sconsigliata l’esposizione solare, sia diretta che indiretta (cioè lo stare in luoghi con eccessivo riverbero dei raggi).

Dai 6 ai 36 mesi è buona norma evitare l’esposizione diretta. Se dovesse accadere, i dermatologi raccomandano di utilizzare un solare a protezione molto alta, da riapplicare dopo ogni bagno e, comunque sia, ogni due ore.

Oltre i 36 mesi (e fino ai 12 anni) esporsi con moderazione usando il fattore di protezione più alto disponibile sul mercato (50) evitando sempre l’esposizione nelle ore più calde della giornata.

#5. Proteggersi con gli indumenti e gli accessori

Esporsi al sole indossando una camicia, un cappello e gli occhiali da sole ci permette di creare una sorta di barriera capace di bloccare i raggi UV, evitando che raggiungano la pelle.

Ma bisogna tenere in considerazione che l’efficacia della barriera dipende da diversi fattori: fibre, colore e umidità, quindi un indumento di cotone, chiaro e bagnato ci protegge meno di un indumento asciutto, scuro, di lino o di iuta.

E non dimentichiamo di fruire delle zone d’ombra offerte da ombrelloni, tettoie o alberi: saremo meno soggetti ai raggi UV, ma ci abbronzeremo lo stesso per “effetto riflesso”, evitando le scottature.

#6. Proteggersi anche a casa

Dopo una giornata al mare o in montagna, anche se abbiamo seguito tutte le indicazioni dei dermatologi, è consigliato l’uso di una crema dopo sole: ha il compito di reidratare e decongestionare la pelle, portando sollievo dalla continua sensazione di calore e ristabilendo elasticità e idratazione alla pelle.

Cosa fare in caso di scottature e dermatiti

E se abbiamo esagerato con l’esposizione al sole o non ci siamo protetti a dovere? Impariamo a riconoscere le reazioni del nostro corpo per risolvere la situazione in tempi brevi e in modo efficace.

Scottatura ed eritema solare: sintomi e rimedi

L’eritema è la forma acuta della scottatura solare: una vera e propria ustione di primo grado della pelle, che può colpire ogni parte del corpo.

I primi sintomi possono comparire entro 6/12 ore dopo l’eccessiva esposizione: pelle arrossata, sensibilità al tatto, bolle e vescicole, prurito (anche diffuso), malessere generale (nausea, mal di testa, brividi), esfoliazione della pelle.

Di solito, i sintomi scompaiono in meno di una settimana, ma è importante evitare di esporsi al sole.

I rimedi più comuni per alleviare i dolori sono:

  • idratare le zone colpite con creme idratanti o lenitive
  • applicare sulla pelle impacchi calmanti di camomilla, aloe vera, calendula o cetriolo
  • prevenire la disidratazione, bevendo molti liquidi
  • scegliere alimenti ricchi di vitamina E (spinaci, avocado e frutti di bosco) e betacarotene (carote, albicocche e melone) per accelerare la rigenerazione della pelle.

Dermatite solare: sintomi e rimedi

La dermatite solare è una forma di reazione allergica all’esposizione solare, causata dal nostro sistema immunitario. Questa reazione può essere causata da predisposizione genetica, da alcune categorie di farmaci o da sostanze chimiche contenute nelle creme solari.

I primi sintomi compaiono subito dopo l’esposizione al sole e più ci si espone al sole, più tendono a ridursi: prurito, vescicole ed eruzioni cutanee (soprattutto su braccia, gambe, dorso e torace).

Fermo restando i rimedi lenitivi già visti per scottature ed eritemi, è il caso di interpellare un dermatologo per individuare la causa della reazione e definire una terapia farmacologica personalizzata ed efficace.

Per prendere solo il meglio dal sole, proteggere e prevenire sono le parole chiavi da tenere a mente. E allora meglio scegliere una spiaggia a misura di bambino (Bandiere verdi), con strutture e aree attrezzate capaci di distogliere l’attenzione dei più piccoli e rendere più gestibile l’alternanza sole/ombra.

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