Più fatalisti o previdenti? Ecco cosa dicono le statistiche sul modo con cui in Italia affrontiamo il tema della sicurezza

Il termine assicurazione è normalmente associato all’auto, sebbene rientrino nella stessa categoria tante soluzioni che ci aiutano a prenderci cura della sicurezza delle persone a cui teniamo. Vediamo come evolve lo scenario assicurativo ed il rapporto degli Italiani con questo strumento

Valutare un'assicurazione sulla vita significa prendere in considerazione questioni delicate, quali: imprevisti, malattie, incidenti, decessi. Istintivamente, quasi tutti fatichiamo a pensare a momenti così difficili, specialmente quando la vita scorre normalmente. Nonostante le convenzioni che vorrebbero gli Italiani come un popolo superstizioso, anche nel nostro Paese si inizia a guardare con interesse all'assicurazione ed a considerarla come una risorsa efficace per la protezione personale e familiare, oltre ad essere una buona forma di investimento

La difficile congiuntura economica degli ultimi anni ha certamente influito sulla percezione di sicurezza e sull’importanza della gestione dei propri risparmi. Non a caso, dunque, l'ultimo rapporto annuale dell'Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) ha fotografato una crescita importante: “Nel 2015 la raccolta premi nei rami vita è aumentata del 4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 115 miliardi. Si tratta del volume più elevato mai registrato a fine anno”. Crescita che ha fatto chiudere il 2015 con una raccolta premi di 150 miliardi di euro, pari al 9% del PIL.

Ci sono tuttavia ampi spazi per migliorare il ricorso che si fa alle assicurazioni, utilizzandole non solo come forma di risparmio o previdenza come oggi fa la maggior parte degli Italiani, ma anche come strumenti di prevenzione e di stabilità per il tenore di vita personale e familiare. Quello che accade cioè in altri Paesi europei. Ma in che modo possono esserci utili le polizze assicurative? 

La “carissima” salute e l'opportunità delle polizze infortuni e malattia 

Secondo i dati del Censis l'anno scorso 11 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare alle cure per motivi economici, soprattutto perché il sistema pubblico non riesce a garantire a tutti l'accesso e non tutti possono sostenere i costi delle cure private. Cure che, solo lo scorso anno sono costate 34 miliardi di euro, 1.400 euro a famiglia. Questa cifra è destinata a crescere, visto che la popolazione nel nostro Paese tende ad essere via via più anziana ed è, quindi, maggiore la necessità di assistenza, come evidenziato da Bianca Maria Farina, presidente dell'Ania, nel corso dell'ultima assemblea di luglio.

Le assicurazioni sanitarie, ovvero quelle che intervengono in caso di infortuni o di malattie, diventano sempre più importanti. Le compagnie ne sono consapevoli, visto che già oggi mettono a disposizione degli utenti un vasto panorama di offerte interessanti e a costi davvero accessibili, in grado di offrire una tutela differenziata a seconda degli stili di vita e delle necessità del singolo o della famiglia.  

Per alcune categorie di persone, come ad esempio chi svolge un lavoro per conto proprio, queste polizze sono fondamentali per compensare i momenti in cui, a causa di un problema di salute, si è costretti a fermarsi ed a non lavorare. Se pensiamo che nel nostro paese i lavoratori autonomi sono tra i 5 ed i 6 milioni, è facile capire come le polizze assicurative trovino un ambito di applicazione davvero ampio e, quindi, ampio è oggi lo spazio di crescita per la loro diffusione. 

Ma le polizze possono offrire un enorme aiuto anche a coloro che possono sempre contare su uno stipendio fisso, anche in caso di congedo per malattia. I momenti in cui non si gode di buona salute infatti sono sempre accompagnati da costi legati alle cure, ovvero visite specialistiche, riabilitazione o eventuali interventi chirurgici. A questi si aggiungono poi i costi indiretti, se, ad esempio, dobbiamo ricorrere a qualcuno che ci aiuti ad occuparci della casa o dei nostri figli. In quel caso, una polizza può aiutarci a sostenere le spese per le cure private o a rientrare di qualche costo. 

In alcuni casi, i servizi di assistenza inclusi ci vengono incontro anche per sbrigare le pratiche quotidiane (consegna della spesa a domicilio) o per ricevere assistenza medica a casa se non fosse possibile spostarsi autonomamente o in assenza di qualcuno da cui farsi aiutare durante la convalescenza. 

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I meriti del web: offerte più chiare e trasparenti

Importantissimo nella maggiore diffusione di una cultura della protezione, è il web che permette di conoscere e confrontare rapidamente offerte e tariffe. Secondo l’osservatorio Nielsen è in costante crescita l’audience dei siti assicurativi, sia da desktop sia da dispositivi mobili. 

Le compagnie che hanno scelto di assecondare questa tendenza e di offrire ai visitatori dei propri siti web la possibilità di raccogliere informazioni chiare ed esaustive sulle proprie offerte, trovano il consenso dei clienti più attivi in rete. Non a caso sono cresciute le opportunità di generare preventivi on-line e di acquistare direttamente le polizze, non solo per quanto riguarda le note polizze R.C. auto, per le quali l’esigenza principale è di risparmio, ma anche per le assicurazioni vita, infortuni e malattia, dove c’è grande bisogno di approfondire caratteristiche, costi e benefici. 

Interessante, inoltre, come dimostra una ricerca svolta da Nielsen, che il web sia divenuto anche uno strumento di pre-analisi, anche per quei consumatori che preferiscono comunque ricorrere al punto vendita al momento dell’acquisto.