Acquisto prima casa e residenza: quali possibilità?
Quali sono i tempi per spostare la residenza per non perdere le agevolazioni del bonus prima casa? E si può affittare l’abitazione? 5 domande e risposte per fare chiarezza sull’argomento.
In un precedente articolo abbiamo visto quali sono le agevolazioni previste dalla legge italiana che si possono ottenere sull’acquisto della prima casa e chi può beneficiarne.
Il cosiddetto bonus prima casa consiste infatti in un’agevolazione fiscale (dunque uno sconto) per chi acquista un’abitazione. L’imposta di registro, in caso di acquisto da privato o da impresa esente da IVA è del 2% anziché del 9%, mentre in caso di acquisto da impresa soggetta a IVA l’imposta di registro è di 200 euro e l’IVA del 10% si abbassa al 4%.
Per poter usufruire di queste agevolazioni ci sono alcuni vincoli e requisiti da rispettare che riportiamo qui in sintesi:
- non bisogna possedere un altro immobile a meno che non ci si impegni a venderlo entro un anno;
- la casa di cui si è proprietari è diventata inabitabile e dunque è legittimo comprarne un’altra con il bonus.
Tuttavia esiste anche un altro vincolo che riguarda il diritto a mantenere le agevolazioni e riguarda la residenza che va obbligatoriamente spostata nel comune dove si acquista casa entro i 18 mesi.
Ma vista la criticità dell’argomento, procediamo punto per punto, rispondendo ad alcune delle domande più frequenti sul tema.
È obbligatorio il cambio di residenza nel Comune in cui si trova l’immobile acquistato?
Sì, per accedere e mantenere le agevolazioni del bonus prima casa è necessario che l’immobile sia ubicato nel proprio Comune di residenza. Se così non è l’acquirente deve procedere al cambio di residenza entro 18 mesi dall’acquisto.
Esiste un’eccezione e riguarda il caso in cui una persona acquisti una casa ubicata nel Comune dove svolge la propria attività di lavoro o studio. Questo vuol dire che se per lavoro sei spesso fuori città e decidi di comprare una casa in quel luogo, puoi accedere al bonus, ma non è necessario che tu sposti la residenza.
Che differenza c’è tra residenza e domicilio?
Spesso si fa confusione tra queste due parole, ma in termini amministrativi e giuridici c’è molta differenza.
La residenza è il luogo dove una persona risiede abitualmente, dove vive. La residenza va richiesta in Comune e, a seguito di questa richiesta, un ufficiale della Polizia Municipale farà un accertamento per verificare che quanto dichiarato sia vero.
La residenza ha effetto su diversi aspetti della vita, tra cui:
- iscrizione alla lista elettorale;
- medico di base;
- ricezione di raccomandate o atti giudiziari;
- competenza del tribunale e degli uffici giudiziari;
- certificati anagrafici;