Esenzione ticket sanitario a chi spetta e quando puoi non pagare

Ci sono molti casi nei quali il ticket sanitario non va pagato. Ecco quali sono e come individuare già nella ricetta, se la prestazione che devi effettuare è gratuita e sostenuta dal SSN.

Quando richiedi una prestazione sanitaria presso una delle strutture del Servizio Sanitario Nazionale, potresti trovarti a dover pagare il così detto ticket, una quota di partecipazione [1] che il cittadino paga sia per le prestazioni comprese tra i LEA (Livelli essenziali di assistenza), sia per le prestazioni specialistiche.

Il contributo è dovuto da tutti i cittadini, tranne da coloro che sono in possesso dei requisiti necessari per ottenerne l’esenzione.

Vediamo insieme a chi spetta l’esenzione e come fare domanda per ottenerla.

Le esenzioni dal ticket: le prestazioni esenti per tutti i cittadini

Esistono prestazioni mediche per le quali il ticket non va pagato.

Tra queste, le cure o gli esami che hanno un carattere sociale, e in particolare:

·        le prestazioni a tutela della maternità [3];

·        le prestazioni per la prevenzione dell’infezione da HIV a favore di soggetti a rischio;

·        la promozione delle donazioni di sangue, organi e tessuti;

·        le prestazioni a tutela di persone danneggiate da complicanze irreversibile (ad es. da trasfusioni);

·        i vaccini inclusi nel Piano nazionale della prevenzione vaccinale.

Il Ministero della Salute, oltre a questi casi specifici, ha stabilito che il ticket non è dovuto per:

·        programmi di diagnosi precoce e prevenzione collettiva promossi o autorizzati dalla Regione (ad esempio: mammografia per la diagnosi precoce del tumore della mammella, PAP test per il tumore della cervice uterina, ricerca del sangue occulto nelle feci per il tumore del colon-retto);

·        esami di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni di assistenza specialistica necessarie per la tutela della salute collettiva, obbligatorie per legge o disposte a livello locale in caso di situazione epidemiche (ad esempio, gli esami su coloro che entrano o sono entrati in contatto con persone affette da malattie infettive e contagiose);

·        le prestazioni del medico di medicina generale;

·        le prestazioni del pediatra di libera scelta;

·        i trattamenti erogati nel corso di un ricovero ospedaliero, ordinario o diurno, inclusi i ricoveri in reparti o strutture di riabilitazione e di lungodegenza post-acuzie e gli esami strettamente e direttamente collegati al ricovero programmato, preventivamente erogate dalla medesima struttura (la visita dell’anestesista, la RX del torace, l’elettrocardiogramma, la rimozione dei punti, ecc.);

·        l’acquisto di alimenti destinati a categorie particolari (es. alimenti senza glutine alle persone affette da celiachia) e dispositivi medici per persone affette da diabete (aghi, strisce reattive, penne pungidito, misuratori della glicemia, ecc.);

·        protesi, le ortesi e gli ausili tecnologici destinati alle persone con disabilità.


L’esenzione del ticket sanitario per motivi di reddito

Un altro motivo di esenzione è il reddito. Anche le seguenti categorie di cittadini hanno quindi diritto all’esenzione del ticket sanitario (a sinistra il codice che viene inserito in ricetta):

·        E01 bambini sotto i sei anni e cittadini over 65 che vivono in un nucleo familiare che non superi € 36.151,98 di reddito complessivo annuo;

·        E02 disoccupati e i familiari a carico, con reddito familiare al di sotto di € 8.263,31. La soglia diventa € 11.362,05 se un coniugi è a carico, e aumenta di € 516,46 per ogni figlio a carico;

·        E03 titolari di pensione sociale o di assegno sociale con familiari a carico;

·        E04i cittadini con almeno 60 anni e familiari a carico che siano titolari di pensione minima.

Le altre esenzioni

Oltre all’esenzione per reddito, esistono altre condizioni che determinano la possibilità di ottenere l’esenzione:

·        i malati cronici o i cittadini affetti da malattie rare: la lista delle patologie che danno diritto all’esenzione è disponibile sul sito del Ministero della Salute [2]. Le esenzioni possono riguardare le prestazioni per la diagnostica e l’andamento della malattia o eventuali trattamenti necessari, farmaci compresi.

·        per la diagnosi precoce dei tumori e in particolare gli esami per la prevenzione diagnostica di tumore al collo dell’utero, al seno e al colon-retto;

·        per malattie invalidanti o invalidità riconosciuta. Questo tipo di esenzione è concessa a condizioni specifiche e solo dopo aver ottenuto l’attestazione della commissione medica chiamata a esaminare la domanda di invalidità. Le esenzioni possono riguardare tutte le prestazioni inerenti la patologia o solo una parte di esse.

·        gravidanza con particolare riferimento a quelle a rischio [3]. Durante il periodo di gravidanza le donne sono esentate dal pagamento del ticket per alcune prestazioni necessarie per tutelare la salute di madre e bimbo: e in particolare per visite periodiche ostetrico-ginecologiche, corsi di accompagnamento alla nascita in strutture pubbliche e assistenza al puerperio.

Come richiedere l’esenzione del ticket sanitario

L’esenzione può essere accettata direttamente dal medico curante che compila la ricetta telematica con il giusto codice. È proprio grazie a questo sistema informatico (che tutti i medici di base usano obbligatoriamente) che è possibile avere in tempo reale la verifica dell’esenzione, grazie all’incrocio dei dati con Agenzia delle Entrate, Inps e Sistema Sanitario Nazionale.

In caso il nome del paziente non sia presente nella lista, è possibile anche presentare domanda alla ASL di appartenenza mediante una autocertificazione per ottenere un certificato provvisorio di esenzione, valido fino all’inserimento nel sistema di ricette telematiche.

Se pensi di poter accedere all’esenzione per reddito, devi ottenere un’attestazione ISEE. Puoi averla per tramite del tuo commercialista o facendoti aiutare da un patronato, oppure ancora facendo da solo il calcolo sul sito Inps.

Se pensi di poter accedere all’esenzione per stato di disoccupazione devi procurarti un certificato presso il Centro per l’Impiego del tuo Comune.

Sia il documento ISEE che il certificato di disoccupazione possono essere consegnate al tuo medico di base.

I certificati di esenzione scadono ogni anno il 31 marzo, ad eccezione degli ultra 65enni e di coloro i quali rientrano nelle esenzioni E01, E03 e E04 per i quali l’esenzione è valida sempre.

Chi rilascia l’esenzione del ticket

Dopo aver presentato i documenti per l’esenzione ticket, che variano in base alla tipologia richiesta, spetta al presidio ASL territoriale il compito di analizzare e rilasciare un certificato provvisorio che può ha validità temporanea di uno o più anni a seconda dei casi.

Un aiuto per gli imprevisti

Sia che tu possa contare su un’esenzione o meno dal ticket sanitario, quando devi affrontare un imprevisto sai che aumenteranno anche le spese da sostenere. Ad esempio perché rischi di non poter lavorare per un po’ (e quindi di non guadagnare), per le terapie, l’assistenza e così via.
Con una piccola spesa mensile però puoi proteggere il tuo bilancio familiare dalle conseguenze degli infortuni, tutelando te stesso ed i tuoi cari.

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·        fino a 200 euro al giorno in caso di gesso;

·        fino a 200 euro al giorno in caso di ricovero. La somma si raddoppia se l’infortunio avviene all’estero;

·        fino a 100 euro al giorno in caso di convalescenza post-ricovero;

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Conclusioni e consigli finali

Le situazioni per le quali poter chiedere l’esenzione sono tante: possono essere previste per tutti i cittadini, dovute a situazioni momentanee, come ad esempio le esenzioni per motivi reddituali, oppure essere ripetute nel corso degli anni, come avviene per le esenzioni per patologie.

Se pensi di poter essere esentato dal pagamento del ticket, puoi informarti dal tuo medico di famiglia o presso la ASL di competenza: entrambi, infatti, possono rilasciare la certificazione che ti rende esente per un periodo determinato. Alla scadenza se i requisiti sono ancora in essere, l’esenzione può essere rinnovata. Ricorda che l’esenzione non sempre copre tutte le spese, alcune potrebbero rimanere a tuo carico.

Fonti:

[1] http://www.salute.gov.it/portale/lea/dettaglioContenutiLea.jsp?lingua=italiano&id=1300&area=Lea&menu=leaEssn

[2] http://www.salute.gov.it/portale/esenzioni/dettaglioContenutiEsenzioni.jsp?lingua=italiano&id=4773&area=esenzioni&menu=vuoto

[3] http://www.salute.gov.it/portale/esenzioni/dettaglioContenutiEsenzioni.jsp?lingua=italiano&id=1016&area=esenzioni&menu=vuoto