Ristrutturazioni: sgravi fiscali ancora attivi per il 2019

I provvedimenti per favorire la ristrutturazione del patrimonio edilizio sono stati confermati per tutto il 2019 ma con qualche novità. Invariata la detrazione del 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 96mila euro.

 

Tra le misure inserite nella legge di Bilancio 2019, approvata a fine dicembre [1], sono presenti le proroghe agli ecobonus e agli sgravi fiscali per riqualificazione energetica e per la ristrutturazione edilizia. È stata confermata la soglia del 50% per tutte le spese sostenute nel recupero del patrimonio edilizio fino al 31 dicembre 2019, con una sola variazione. Vediamo qual è e come accedere agli sgravi.

Detrazione fiscale 2019: cosa cambia

La differenza dell’agevolazione fiscale per l’anno in corso, rispetto ai precedenti provvedimenti in materia di ristrutturazione edilizia, è solo una ma molto importante: da oggi sussiste l’obbligo di comunicazione all’ENEA dei dati riguardanti i lavori che comportano un miglioramento nei consumi energetici.

L’ENEA è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, e entra a far parte degli interlocutori perché ha il compito di monitorare e valutare il risparmio energetico derivante dai lavori svolti anche per le ristrutturazioni edilizie.

La comunicazione era obbligatoria dallo scorso anno solo per i lavori di riqualificazione energetica, mentre a partire da settembre 2018 è stata allargata anche ai lavori di ristrutturazione edilizia. Per assorbire le richieste, il sito dell’ENEA si è ampliato con una nuova sezione, dedicata all’invio della documentazione di riferimento. [2]

Cosa, quando e come comunicare all’ENEA

L’ENEA è interessato agli interventi che comportano una riduzione del consumo energetico e sono proprio questi i dati che andranno comunicati all’Ente: verranno specificati attraverso una sintesi dei lavori effettuati e i dati ad essi relativi.

In attesa della lista definitiva per il 2019, questi sono alcuni degli interventi di ristrutturazione edilizia che vanno comunicati all’Ente e che possono essere portati in detrazione:

·        sostituzione degli infissi e dei serramenti;

·        caldaie a biomassa o a condensazione;

·        schermature solari;

·        generatori di aria calda a condensazione;

·        pompe di calore e scaldacqua a PDC;

·        coibentazione dell’involucro;

·        microgeneratori;

·        generatori ibridi;

·        collettori solari.

Inoltre, sono detraibili gli interventi condominiali di coibentazione sull’involucro esterno che coinvolgono oltre il 25% della superficie totale e la riduzione del rischio sismico.

La comunicazione deve avvenire entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori o dal collaudo e deve essere effettuata esclusivamente online. Puoi procedere in autonomia, in veste di richiedente, o lasciare questo compito a un incaricato, preferibilmente un professionista o un tecnico che abbia esperienza in materia, se credi di non essere in grado di inserire la domanda.

Per inserire la domanda bisogna registrarsi sul sito Enea [3] e successivamente accedere all’area personale con il proprio user name e password. Occorre a questo punto completare la propria scheda anagrafica, inserire l’immobile (e i dati relativi) che è stato oggetto dell’intervento di ristrutturazione e per il quale si richiede lo sgravio, specificare il tipo di intervento effettuato selezionandolo da una lista e successivamente inviare e stampare la dichiarazione.

Attenzione: al momento della redazione di questo articolo, il sito web consente di inserire solo le dichiarazioni per interventi completati entro dicembre 2018. A breve sarà aperta la possibilità di inserire domande per interventi completati a partire da gennaio 2019.

Quali sono le agevolazioni fiscali che puoi richiedere

Le agevolazioni fiscali alle quali puoi accedere, riguardano gli interventi di manutenzione straordinaria sul patrimonio edilizio, sia per una singola abitazione, sia per lavori effettuati in parti comuni degli edifici condominiali.

Le agevolazioni a cui puoi accedere sono:

·        le detrazioni IRPEF per il 50% delle spese sostenute

·        il sisma bonus

·        agevolazioni IVA

Irpef

Come accennato in precedenza hai la possibilità di detrarre dall’IRPEF il 50% delle spese sostenute, spalmate in 10 anni, e fino a un massimo di 96mila euro.

Ad esempio, se nel 2018 hai realizzato lavori di manutenzione straordinaria e hai speso 50mila euro, a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2019 potrai portare in detrazione 2.500euro ogni anno, fino al 2028.

Non tutte le spese sostenute per realizzare interventi di ristrutturazione sono detraibili. È, infatti, possibile richiedere la detrazione solo per lavori di straordinaria manutenzione, come ad esempio:

·        rifacimento di scale e miglioramento dei servizi igienici;

·        restauro e risanamento conservativo;

·        modifica della facciata;

·        realizzazione di una mansarda o di un balcone.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono elencati nel dettaglio tutti gli interventi lavori agevolabili e ammissibili ai fini della detrazione IRPEF.

Sisma Bonus

La legislazione vigente ha previsto la possibilità di detrarre anche le spese sostenute per la messa in sicurezza statica di un edificio, il cosiddetto Sisma Bonus. La possibilità è offerta sia alle singole abitazioni, con le stesse modalità previste per i lavori di manutenzione straordinaria, che alle parti condominiali. In questo caso, la percentuale di detrazione aumenta fino a raggiungere il 75%, per il passaggio ad una classe di rischio inferiore, e l’85% se si passa a due classi di rischio inferiori. Le spese, che non possono superare 96mila euro, devono essere suddivise tra le unità immobiliari se più di una, e possono essere recuperate in 5 anni.

IVA

Infine, un’ultima agevolazione fiscale riguarda l’aliquota IVA. Per tutte le attività che riguardano consulenza o prestazione di servizi, durante le attività di ristrutturazione, l’IVA è ridotta al 10% e questa agevolazione si estende anche ai beni, ma solo se ceduti in contratto d’appalto. Attenzione, però: l’agevolazione è calcolata sulla differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni stessi.

Chi può usufruire le detrazioni fiscali

I requisiti per accedere alle detrazioni fiscali non sono cambiati rispetto agli anni precedenti. Dunque, la domanda per gli sgravi sui lavori di manutenzione straordinaria deve essere presentata solo se sei un contribuente che paga l’IRPEF. Non è necessario essere proprietari dell’immobile, ma è sufficiente possedere un diritto reale di godimento, per tanto i soggetti che possono usufruire della detrazione fiscale sono:

·        i proprietari;

·        i titolari di un diritto reale di godimento;

·        i locatari;

·        il familiare convivente (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);

·        il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;

·        il componente dell’unione civile;

·        il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi, anche se non titolare di un contratto di comodato.

Mutuo per ristrutturare casa? Puoi detrarre gli interessi passivi

Un’altra agevolazione a disposizione di chi ristruttura casa, riguarda la possibilità di detrarre dall’IRPEF gli interessi passivi e gli oneri accessori pagati su mutui stipulati ristrutturazione o la costruzione dell’abitazione principale. La quota massima detraibile è del 19%, mentre l’importo massimo che si può raggiungere e indicare nella propria dichiarazione dei redditi è di 2.582,25 euro.

Come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate: “la detrazione spetta anche per gli interventi effettuati su un immobile acquistato allo stato grezzo e per la costruzione e la ristrutturazione edilizia di un fabbricato rurale da adibire ad abitazione principale del coltivatore diretto. Per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente e/o i suoi familiari dimorano abitualmente.”

Pertanto puoi usufruire di tale provvedimento solo se stipuli il contratto di mutuo e, al contempo, detieni il possesso dell’unità immobiliare, in base a un diritto di proprietà o a seguito di diritto reale di godimento. È necessario, inoltre, che l’immobile su cui grava il mutuo sia dimora abituale del mutuatario o di un suo familiare.

Per poter richiedere l’agevolazione devi essere in possesso:

·        delle quietanze di pagamento delle rate di mutuo da cui evincere interessi passivi e oneri accessori;

·        copia del contratto di mutuo che indichi come finalità gli interventi di costruzione o di ristrutturazione;

·        le copie delle ricevute che attestino le spese sostenute per gli interventi.

Mettere al sicuro il tuo investimento sulla casa

Quando decidi di realizzare interventi importanti per ristrutturare casa, potrebbe essere necessario richiedere un mutuo alla tua banca o un prestito, magari per non consumare tutta la liquidità, o da affiancare al mutuo per l’acquisto.

Una volta scelto mutuo alle condizioni migliori, è importate proteggere l’investimento realizzato da imprevisti gravi che potrebbero mettere a rischio l’investimento stesso e la stabilità economica della tua famiglia.

Per puoi sottoscrivere una polizza a protezione del credito che possa sostenere il mutuo al posto tuo, nel caso in cui tu non potessi più provvedere. In questo senso, Mutuo Vivo di MetLife soddisfa a pieno questo bisogno perché è studiata apposta per questi casi: è una polizza tarata sulle esigenze di chi ha un mutuo da pagare.

Conclusioni e consigli finali

Nonostante il nuovo l’obbligo di comunicazione all’ENEA, accedere alle agevolazioni riservate agli interventi di manutenzione straordinaria è molto semplice.

Basta seguire le indicazioni e le regole stabilite dalla legge ed essere in possesso dei requisiti idonei. Per questo, se non sei specialista della materia, informati e lasciati guidare da tecnici e professionisti che conoscono a fondo la normativa: risparmi tempo e sei sicuro di non sbagliare.

Se l’aiuto di un architetto, un ingegnere o di un geometra non ti basta, puoi chiedere informazioni all’ufficio tecnico del Comune dove si trova l’immobile, anche per quanto riguarda permessi, documenti e certificazioni.

Per le tematiche fiscali puoi rivolgerti al tuo commercialista di fiducia oppure direttamente all’Agenzia delle Entrate, sia allo sportello che online, consultando le guide e vademecum messi a disposizione. ­­

Fonti

[1] http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2018/12/31/302/so/62/sg/pdf

[2][3] www.ristrutturazioni2018.enea.it