Pensione quota 100: come calcolarla

La proposta di riforma delle pensioni del governo Conte diventerà legge a partire dal 2019. Ma chi può richiederla e quando? Tutte le risposte alle domande più frequenti su quota 100.

Pensione quota 100. Nell’ultimo mese se ne è tanto sentito parlare e questa proposta per cambiare il sistema delle pensioni italiano è stata approvata lo scorso 15 ottobre e diventerà realtà con la prossima Legge di Bilancio. La proposta è nata dalla volontà di ripristinare il vecchio sistema delle quote, abolito dalla Riforma Fornero del 2011.

Il sistema delle quote consiste nella somma dell’età del lavoratore e degli anni contributivi: nel caso quota 100, quindi, i due valori devono dare questo totale. L’idea non è nuova, visto che già nella scorsa legislatura ci furono proposte simili. Vediamone ora tutti i dettagli per capire come funzionerà, chi riguarda e da quando sarà attiva?

Pensione quota 100: come funziona?

Quota 100 è una proposta di revisione parziale della Riforma delle Pensioni introdotta dalla Riforma Fornero che consentirà l’uscita anticipata dal mondo del lavoro per chi vanta un’anzianità lavorativa che, sommata a quella anagrafica, risulti 100.

C’è però una soglia minima, è necessario infatti avere almeno 62 anni e 38 di contributi per accedere a quota 100.

Questo vuol dire che una persona di 63 anni ma con 37 di contributi non potrà fare beneficiare di questa legge.

A partire dal febbraio 2019 ci saranno quattro possibilità (finestre) durante l’anno per fare richiesta di pensionamento.

Come raggiungere quota 100? Chi ne ha diritto?

Dal momento che pensione quota 100 richiede un minimo di 38 anni contributivi e 62 anni di età, la nuova riforma riguarderà soprattutto chi ha cominciato a lavorare intorno ai 30 anni, ma i vantaggi maggiori li avrà chi ha iniziato la propria carriera tra i 22 e i 26 anni.

Dopo l’approvazione “in casa” del disegno della Legge di Bilancio 2018, ora è il turno del vaglio da parte dell’Unione Europea. Ciò potrebbe aprire altre questioni riguardo postille e tempistiche di attuazione, ma dal 2019 chi compie 62 anni e lavora da 38, potrà andare in pensione.

Per le donne il governo ha confermato Opzione Donna. Le donne lavoratrici di 58 anni - se dipendenti - o 59 se autonome, e con 35 anni di contributi potranno andare in pensione, non rientrando quindi in quota 100.

 

Chi ha diritto alla pensione Quota 100
Anni di contribuzione
34 35 36 37 38 39 40 41 42 43
60 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103
61 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104
62 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105
63 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106
64 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107
65 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108
66 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109
67 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110
Legenda
              Nuove combinazioni tra età anagrafica e contributiva che consentiranno l'uscita
con la quota 100
Attuali canali di pensionamento (67 anni oppure, a prescindere dall'età anagrafica,
con 42 anni e 10 mesi di contributi; 41 anni e 10 mesi per le donne)
Combinazioni tra età anagrafica e contributiva che resterebbero escluse con
la quota 100

 

Pensioni quota 100: quando fare domanda?

Una volta raggiunta quota 100, si può fare richiesta per andare in pensione. Durante l’anno sono previsti 4 momenti e, secondo la bozza del provvedimento che entrerà in vigore il prossimo anni, saranno a febbraio, aprile, agosto e dicembre.

Quindi chi vorrà lasciare il lavoro avrà quattro possibilità durante l’anno per poter fare richiesta.

Riassunzione e cumulo contributivo. Ancora possibili?

La riforma delle pensioni quota 100 obbliga i lavoratori che ne fanno richiesta a smettere di lavorare, anche in forma autonoma. Il motivo è arginare il fenomeno della pensione anticipata con riassunzione o contratti di collaborazione a costi più bassi.

Nella bozza del provvedimento è ancora in dubbio, invece, la possibilità di raggiungere i requisiti di anzianità retributiva anche tramite il cumulo contributivo (unione di casse previdenziali differenti). In alternativa, si dovrebbe necessariamente far ricorso alla ricongiunzione assicurativa per riunire, trasferendoli, i vari periodi contributivi, ma questa soluzione - a differenza del cumulo che è gratuito - è molto costosa.

Pensione quota 100 prevede penalizzazioni?

Inizialmente si ipotizzavano penalizzazioni - dal momento che si tratta di una forma di pensione anticipata - dell’1,5%. Invece, la misura approvata non le ha confermate. Chi farà richiesta di quota 100 non dovrà pagare nessuna penale.

Quando entrerà in vigore la nuova misura?

Una volta avuta l’approvazione dall’Unione Europea e definiti i dettagli, quota 100 entrerà in vigore a febbraio 2019.

Conclusione

Il tema delle pensioni è sempre caldo nel nostro Paese. Ogni annuncio di cambiamento e ogni nuova riforma desta ovviamente grande interesse, sia in chi è vicino al traguardo, sia in chi è più giovane e si chiede se potrà contare su una somma sufficiente per continuare a vivere mantenendo lo stesso tenore di vita.

Esistono diverse possibilità per risparmiare, tra le tante, le due più comuni sono: le polizze vita e i fondi pensione. Il fondo pensione è pensato proprio per integrare i contributi obbligatori e serve a garantire una maggiore stabilità economica una volta raggiunta l’età della pensione. Le polizze vita, invece, hanno come obiettivo la tutela della famiglia da possibili imprevisti. In caso di decesso o invalidità permanente totale, la compagnia liquida al beneficiario la somma di denaro assicurata.

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