Crowdfunding: la rivoluzione per le imprese innovative

Avanzano, specialmente per startup e imprese, le nuove forme di finanziamento. Ecco come questi strumenti possono aiutare a far decollare la tua idea o la tua giovane attività nel contesto italiano.

Hai un’idea imprenditoriale, una buona idea, magari innovativa ma non hai capitale sufficiente per far decollare la tua giovane impresa nel contesto italiano. Ti hanno parlato del crowdfunding ma l’idea che una specie di “colletta digitale” (o finanziamento collettivo come suonerebbe una più corretta traduzione) possa essere la soluzione, non ti convince granché.

Eppure la raccolta online di fondi per finanziare progetti profit e no-profit, su piattaforme dedicate espressamente a questo scopo, è un’opportunità ancora poco sfruttata nel nostro Paese. In effetti, secondo un dato di Eurisko, solo il 3% degli ltaliani sa esattamente cos’è e come funziona il crowdfunding.

In Italia esiste una normativa di riferimento che rende il crowdfunding un istituto regolamentato e preciso. La legge in riguardo è il D.Lgs 179/2012 (“Decreto Sviluppo Bis”) convertito poi nella legge 221/2012. L’intento di questa norma è, dichiaratamente, quello di introdurre la raccolta di capitale attraverso Internet con il fine di favorire la nascita e lo sviluppo di imprese startup innovative.[1]

La ricerca di capitale si chiama Equity Crowdfunding: piattaforme, norme e limiti

Il crowdfunding è un campo in continua definizione, man, mano che diventa un istituto al quale sempre più aziende e privati fanno ricorso.

Innanzitutto in questi anni si sono andati definendo dei confini sempre più circoscritti per ciascun settore e – in particolare – l’attività di ricerca fondi che può essere effettuata da una società non quotata per raccogliere e accedere a risorse finanziarie ricevute da soggetti pubblici o privati a fronte di quote societarie si chiama Equity Crowdfunding. L’Italia è uno dei primi Paesi nel mondo a essersi dotato di una normativa specifica e organica relativa al solo equity crowdfunding.

La Consob ne dà una definizione precisa: “Si parla di "equity-based crowdfunding" quando tramite l'investimento on-line si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società: in tal caso, la "ricompensa" per il finanziamento è rappresentata dal complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che derivano dalla partecipazione nell'impresa” [2].

Così se la tua piccola impresa oppure la tua società ha una buona idea da sviluppare può accedere a questo istituto a patto però che:

  • 1. La ricerca venga gestita attraverso portali gestiti da imprese di investimento o banche autorizzate che hanno comunicato alla Consob lo svolgimento della stessa attività; [3]
  • 2. Le campagne di finanziamento collettivo devono essere proposte da imprese che rientrano nella denominazione di startup innovative e devono riguardare titoli partecipativi del capitale;
  • 3. L’ammontare dell’offerta non può superare i limiti stabiliti, ovvero i 5 milioni di euro.

In particolare a giugno di quest’anno (2017) le piattaforme di Equity Crowdfunding autorizzate da Consob erano 19. Eccone l’elenco [4]:

Sito web Società gestore Data autorizzazione
Unicaseed.it Unica SIM Sezione Speciale
Starsup.it Starsup Srl 18/10/2013
Assitecacrowd.com Action crowd Srl 26/2/2014
Assitecacrowd.com The Ing Project Srl 18/6/2014
Nextequity.it Next equity crowdfunding marche Srl 16/7/2014
Crowdfundme.it Crowdfundme Srl 30/7/2014
Muumlab.com Muum lab Srl 6/8/2014
Mamacrowd.com Siamosoci Srl 6/8/2014
Fundera.it Fundera Srl 10/9/2014
Ecomill.it Ecomill Srl 29/10/2014
Wearestarting.it Wearestarting Srl 16/12/2014
Equinvest.it Equinvest Srl 14/1/2015
Investi-re.it Baldi Finance SpA 28/1/2015
Crowd4capital.it Roma Venture Consulting Srl 8/10/2015
Opstart.it Opstart Srl 11/11/2015
Cofyp.com Cofyp Srl 14/4/2016
Clubdealonline.com Clubdeal Srl 8/3/2017
Walliance.eu Walliance Srl 30/3/2017
Europacrowd.it Europa HD Srl 7/6/2017

Piattaforme italiane di crowdfunding in Italia e progetti riusciti

Sul palco della quinta edizione di “Shareitaly”, l’evento dedicato alla sharing economy italiana, sono stati presentati i dati dell’intero settore Crowdfunding nel nostro Paese.

L’asticella, secondo questo rapporto, sarebbe in netta ascesa, facendo segnare – nel 2017 – un +45% di investimenti sui progetti aperti sulle piattaforme rispetto all’anno precedente. Tra queste performance, a trainare sono proprio le piattaforme di equity con oltre 11 milioni di euro movimentati a favore di startup innovative pari a circa il 25% dei contributi totali ottenuti tramite crowdfunding.

I progetti di Equity presentati fino a giugno scorso erano 109 in totale e le piattaforme più utilizzate StarsUp (24 progetti, pari al 22,0% del totale) seguita da Crowdfundme (19 progetti, pari al 17,4%) e Mamacrowd (12 campagne, 11,0%).

La possibilità di raccogliere fondi tramite il web si è aperta per 78 imprese che hanno capitalizzato attraverso questa modalità innovativa[5] e i progetti non si sono fatti attendere, fino agli ultimi giorni del 2017 che – stando alle notizie diffuse dalla principale piattaforma informativa sul Crowdfunding in Italia [6] – hanno segnato un vero e proprio rush finale.

Ma quali sono i progetti italiani che, grazie a queste modalità di capitalizzazione innovativa, hanno potuto vedere la luce?

Il primo progetto che ci fa piacere raccontare è Biogenera, l’attività di un gruppo di ricerca che – grazie all’equity crowdfunding – ha potuto continuare un importante percorso scientifico per sviluppare nuovi farmaci contro alcuni tumori pediatrici ad oggi ancora pericolosi per la vita. In una intervista su Startupitalia [7], l’head of business development Paolo Rodriguez, ha spiegato come l’azienda si è rivolta a una piattaforma di crowd: “Biogenera fin dalla sua nascita ha avuto un azionariato diffuso con oltre 200 soci. [...] abbiamo bisogno di un milione e mezzo (di euro, ndr) per proseguire il nostro percorso di sviluppo: cosi abbiamo aperto una campagna di raccolta fondi. L’obiettivo è di coinvolgere anche sotto l’aspetto filosofico gli investitori che, seppur in una piccola quota, decideranno di entrare a far parte di questa iniziativa di successo. [...] Il successo di questa campagna è dovuto proprio a questa comunicazione e a questo coinvolgimento, per noi molto importante. C’era una sfida da vincere, trovare le risorse e proseguire con il progetto”.

Altri 34 progetti, di differente natura, sono arrivati l’anno scorso a soddisfare la propria richiesta di fondi arrivando a produrre o lavorare nella realtà a quelli che erano prima solo dei progetti in cerca di mecenati. È il caso di Luche (www.veranu.eu), l’azienda siciliana che ha lavorato allo sviluppo di una piastrella da pavimentazione in grado di recuperare energia dai passi: oltre 184 mila euro raccolti alla chiusura della campagna (marzo 2017). Altra startup innovativa finanziata attraverso l’equity crowdfunding è la bolognese Horticultural knowledge (http://www.hkconsulting.it) che attraverso Mamacrowd ha raccolto i fondi necessari a sviluppare un algoritmo che è in grado di prevedere la qualità e la quantità della frutta che sarà prodotta da un’azienda agricola. Produce invece grafene un’altra startup innovativa con sede ancora a Bologna: si tratta di Graphene TX (http://www.graphene-xt.com) che grazie ai fondi raccolti è diventata un punto di riferimento nella produzione del richiestissimo “materiale delle meraviglie”, un polimero che è il più sottile, leggero e resistente del mondo. Ma fra le idee c’è spazio anche per qualcosa di più “poetico”. È il caso di Bloovery (http://www.bloovery.com) una startup che ha ricevuto fondi da Crowdfundme e che utilizza la tecnologia per consegnare i fiori in tempo e nel modo migliore, oppure di Divecircle (www.divecircle.com) che oggi si occupa - grazie anche a 80 mila euro ricevuti da una campagna su Equinvest – di organizzare vacanze... subacquee.

Come sviluppare il tuo progetto finanziando l’idea con il crowdfunding

Se la lettura di questo articolo ti ha suggerito un modo per portare avanti la tua idea imprenditoriale, sappi che per presentare un progetto su una delle piattaforme di Crowdfunding riconosciute in Italia ci sono alcune tappe da prevedere.

  • È necessario innanzitutto che la tua azienda rispetti i requsiti richiesti da Consob, ovvero sia una startup innovativa e per questo con sede in Italia e di nuova costituzione (ovvero costituita da meno di 5 anni) e iscritta nella Sezione Speciale del Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Oltre questi requisiti generali ce ne sono altri più specifici che vanno rispettati [8]
  • È importante che il progetto da presentare sia sviluppato nei dettagli, specialmente per quel che riguarda business plan e dettagli pratici. Questo perché – in fase di presentazione – ti sarà richiesto di dettagliare ogni aspetto riguardante lo sviluppo futuro del progetto e il modello di business da presentare agli investitori.
  • Una volta scelta la piattaforma di Equity Crowdfunding tra quelle riconosciute ti sarà richiesto di presentare il tuo progetto attraverso un form di presentazione. Ogni piattaforma ha il suo. Da questo form parte l’iter che potrà determinare la pubblicazione della campagna di raccolta investitori.
  • Nella maggior parte dei casi esaminati, il progetto deve passare attraverso una fase valutativa. In questa fase il team della piattaforma, avvalendosi o meno di incubatori e analisti esterni (come possono essere Polihub o Websim), compiono una disamina completa del progetto, studiando il mercato di riferimento, i competitor, le possibilità di sviluppo e di scalabilità dello stesso. In questa fase possono anche essere proposte delle migliorie e in ogni caso la fase valutativa si conclude con la trasmissione di un esito.
  • Se il progetto viene valutato positivamente, viene pubblicato sulla piattaforma scelta e si apre la campagna di raccolta fondi nei tempi e nei modi concordati. Ogni campagna è aperta per un tempo stabilito e ha un minimo di finanziamento da raggiungere (oltre a un massimo). Se il finanziamento minimo non viene raggiunto, solitamente il denaro viene restituito agli investitori.

Conclusioni e consigli finali

Il crowdfunding in Italia è una grande opportunità per intercettare finanziatori e capitali privati a sostegno di imprese che vogliono proporre innovazione in tantissimi settori differenti e – a quanto pare dalle statistiche – funziona sempre meglio.

Se la tua azienda ha la giusta idea puoi provare a percorrere questa strada. Ricorda però che dall’altra parte ci sono degli investitori che potranno scommettere (o no) sulla tua idea, finanziandola con le proprie risorse economiche. Per questo avrai bisogno di:

  • Una campagna di comunicazione efficace che sappia spiegare il tuo progetto e colpire l’attenzione dei potenziali investitori. La scelta di appoggiare la tua idea si basa anche su un fattore emotivo. Per questo è importante avere una strategia di comunicazione che segua tutto l’iter del progetto: tanto più sei seguito online (sui social, dal tuo sito web, etc) quanto più la tua campagna ha possibilità di successo: il fatto di essere su una piattaforma non significa necessariamente ricevere finanziamenti.
  • Un consulente preparato che possa aiutarti a trovare le soluzioni migliori e i percorsi più adatti alla tua idea imprenditoriale.
  • Un piano operativo di lavoro grazie al quale potrai definire cosa fare “dopo” in modo da dare un seguito, il più immediato possibile, al tuo progetto.
  • Un team di lavoro, che possa seguire tutto l’iter, prima, durante e dopo.

Fonti per questo articolo

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