Bonus mamme 2017: chi ne ha diritto e come ottenerlo

Per le neomamme nel 2017, il pacchetto famiglia della Legge di Bilancio si arricchisce di un nuovo aiuto economico: il Bonus mamma domani.

Per le neomamme nel 2017, il pacchetto famiglia si arricchisce di un nuovo aiuto economico.

Un assegno di 800 euro per le donne che diventeranno madri quest’anno: questo in buona sostanza l’aiuto economico previsto per tutti i bambini nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2017, “un assegno una tantum senza possibilità di rateizzazione, finalizzato a sostenere i costi delle visite mediche e le spese necessarie per il mantenimento del neonato”, come si legge sulla circolare n° 78 del 28 aprile dell’INPS.

Bonus mamma domani: cos’è e chi ne ha diritto

Il bonus viene erogato direttamente dall’INPS e corrisposto in caso di nascita, adozione o affido a partire dal 1° gennaio 2017, a prescindere dal reddito e dalla situazione patrimoniale del nucleo familiare di appartenenza.

Possono beneficiarne anche le donne incinte, che abbiano superato il settimo mese di gravidanza alla data di riferimento.

Il bonus non concorre alla formazione del reddito complessivo.

Hanno diritto al bonus le cittadine italiane e comunitarie, le donne con status di rifugiate politiche o in possesso del permesso di soggiorno UE di lungo periodo.

Le interessate devono comunque possedere la residenza in Italia, la cittadinanza italiana o comunitaria.

Bonus mamma: presentazione della domanda

Per richiedere il beneficio economico è necessario presentare la domanda direttamente all’INPS, entro un anno dall’evento, per via telematica tramite:

  • Servizio dedicato sul sito web, accedendo al sistema con il PIN personale;
  • Enti di Patronato: attraverso i servizi offerti;
  • Contact Center: chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o lo 06.164.164 (solo da mobile e con tariffazione a carico del chiamante)

All’interno della sezione Moduli del sito (visibile dopo aver effettuato l’accesso al sistema inserendo il PIN) è possibile anche scaricare un manuale d’uso del servizio online e una guida utente per la corretta compilazione della domanda.

Bonus mamme 2017

L’accoglimento o il rigetto della domanda da parte delle strutture INPS territoriali, è consultabile sul sito web nella propria sezione privata.

Documenti necessari per il Bonus mamma

Nel caso in cui la domanda viene presentata dopo la nascita, l’affidamento o l’adozione del bambino, la mamma deve autocertificare il codice fiscale del minore (o dei minori, in caso di parto/affido/adozione plurimi) per poter accedere al beneficio.

Nel caso di mamme extracomunitarie è necessario inserire nella domanda gli estremi del permesso di soggiorno, autocertificandone il possesso.

In particolare, in caso di adozione o affidamento, è necessario allegare alla domanda il provvedimento giudiziario o tutti gli elementi che ne consentano il reperimento presso l’Amministrazione che lo conserva.

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Nel caso in cui a fare la domanda sia una futura neomamma, sono necessari documenti che attestino l’ingresso nell’ottavo mese di gravidanza:

  • certificato di gravidanza, da presentare direttamente allo sportello o da inviare via raccomandata in busta chiusa con dicitura: “Documentazione domanda di Premio alla Nascita – certificazione medico sanitaria”
  • numero di protocollo telematico del certificato rilasciato dal medico

Se il certificato di gravidanza è già stato inviato all’INPS per altre domande, è necessario specificarlo nella domanda per il bonus mamma.

Per le neomamme non lavoratrici, è necessario specificare nella domanda anche il numero a 15 cifre della prescrizione medica in cui è indicato anche il codice di esenzione (compreso tra M31 e M42).

È possibile fare domanda anche se la gravidanza, superato e concluso il settimo mese, è poi stata interrotta.

Bonus mamma: fase di pagamento

Visto che del pagamento si occupa l’INPS, nella domanda la neomamma dee specificare la modalità di pagamento che preferisce tra le opzioni seguenti:

  • bonifico domiciliato presso ufficio postale;
  • accredito su conto corrente bancario;
  • accredito su conto corrente postale;
  • libretto postale;
  • carta prepagata con IBAN

tenendo conto che il mezzo di pagamento deve essere personale, cioè intestato a suo nome (anche nel caso di neomamme minori o incapaci di agire, per le quali agisce il legale rappresentante).

Se si sceglie l’accredito su un conto con IBAN, è necessario compilare e presentare il modulo SR163, che verifica l’IBAN presente nella domanda con la titolarità del conto.

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