La polizza vita protegge le PMI dal virus

Una crisi di fiducia oltre che sanitaria. L’emergenza scatenata dalla diffusione del Covid-19 ha avuto un forte impatto sul tessuto economico nazionale, fatto per la maggior parte di piccole e medie imprese. Le [1] più pessimiste restano in particolare le aziende dei trasporti e quella attive nel vitale settore del turismo, non a caso i due comparti che hanno risentito maggiormente degli effetti dei lockdown.

Rischi vecchi e nuovi ma le PMI non si assicurano

La continuità del business delle nostre aziende può essere messa a rischio da una lunga serie di altri pericoli, alcuni dei quali conosciuti da più tempo, altri arrivati alla ribalta soltanto da pochi anni o mesi.

• In cima ai pericoli, soprattutto nel nostro Paese, ci sono le catastrofi naturali legate alla particolare morfologia del nostro territorio e i rischi climatici amplificati dal surriscaldamento globale che ha reso più estremi alcuni fenomeni meteorologici come piogge e nevicate. Secondo l’[2]IVASS i terremoti tra il 1968 e il 2017 hanno prodotto danni diretti per 108 miliardi di euro.

• Sempre più in crescita il rischio di attacchi informatici, un aspetto ancora più delicato visto l’aumento dello smart working, anche nelle PMI. Nel report [3] “Le imprese estese sotto minaccia”, il 99% delle aziende intervistate ha subito un attacco informatico negli ultimi 12 mesi, con una media di 2,20 violazioni per organizzazione.
  
  
• Infine ma non ultimi per importanza come ci insegna la pandemia, ci sono i rischi legati alla salute che possono privare un’azienda di parte della propria forza lavoro, compresi uomini chiave per la strategia del business.

Nonostante questi fattori di rischio, secondo una ricerca [4] Cerved-Aiba soltanto il 3% delle aziende intervistate è coperta contro il rischio della cosiddetta business interruption.

L’importanza del capitale umano e dei key men

Le PMI si identificano spesso con il proprio fondatore e con pochi altri soggetti chiave. La loro assenza, com’è prevedibile, può mettere facilmente in crisi una piccola realtà priva di un numero sufficiente di manager e prime linee, e comportare un rallentamento o, nella peggiore delle ipotesi, anche un blocco della produzione.

Eppure sul mercato esistono numerose proposte per sostenere l’imprenditore individuale o la piccola impresa nel caso sia necessario affrontare degli inconvenienti di questo tipo. Fra queste ci sono anche le polizze vita TCM, che a fronte di un costo davvero contenuto per un’impresa, pari a poche decine di euro al mese, consentono di salvaguardare la continuità del business.

New Protection di MetLife è fra queste ed è pensata per garantire una somma importante in caso di assenza delle figure centrali per il successo dell'attività. In caso di decesso o invalidità permanente totale di una o più figure chiave, l’azienda riceve un capitale importante che le permette di compensare temporaneamente un rallentamento degli affari, oppure di liquidare le quote della società agli eredi di un socio deceduto o invalido, che non intendono proseguire il business.
La polizza, inoltre, consente di assicurare i cosiddetti key man, qualunque figura importante e strategica della società, per somme fino a 10 milioni di euro. Un assicurato di 40 anni non fumatore spenderà soltanto 60,84 euro al mese per garantire una copertura di 300mila euro in caso di decesso e 300mila euro in caso di invalidità permanente totale (garanzia opzionale).

[1] Fonte Aiba-Cerved https://www.aiba.it/WDVBzqTvDXF3WyfGHbWUD94WUQDSKrEzCfneLXxwWDVBzq/documenti/1593500225.pdf

[2] Fonte Ivass https://www.ivass.it/pubblicazioni-e-statistiche/pubblicazioni/quaderni/2019/iv13/Quaderno_13.pdf

[3] Fonte Carbon Black https://d110erj175o600.cloudfront.net/wp-content/uploads/2020/07/VMware-Carbon-Black-ItalianThreatReport.pdf

[4] Fonte Aiba-Cerved https://www.aiba.it/WDVBzqTvDXF3WyfGHbWUD94WUQDSKrEzCfneLXxwWDVBzq/documenti/1593500225.pdf