Polizze vita, cosa sapere prima di stipularne una

Stipulare una polizza vita per mettere al sicuro il proprio futuro e quello delle persone che ci stanno a cuore è una scelta responsabile. Per compierla nel migliore dei modi ecco una breve guida per aiutarti a orientarti verso la soluzione più adatta alle tue esigenze

Giunti a un momento di stabilità economica o all’apertura di un mutuo per la nuova casa o all’arrivo di un figlio, è normale pensare al futuro. A come proteggerlo da imprevisti ed eventi incontrollabili. Si pensa a un’assicurazione, ma spesso la scelta della polizza vita mette in soggezione: troppe informazioni e poca chiarezza, un lessico tecnico e a volte difficile possono scoraggiare l’approfondimento.

In realtà, chiariti alcuni punti, capire i vantaggi di una polizza e decidere quale fa al caso nostro non è così complicato come sembra. Anzi. Basta solo partire con il piede giusto.

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Glossario
Contraente
Il soggetto che ha l'obbligo di pagare il premio della polizza che egli stesso ha stipulato con la compagnia assicurativa
Assicurato
La persona coperta dall’assicurazione al verificarsi di un evento. Può coincidere con il contraente
Beneficiario
La persona che riceve la somma assicurata in caso di imprevisto
Premio
Il costo della polizza (può essere calcolato su base annuale, semestrale o anche mensile)


Assicurazione vita: cosa vuol dire e a cosa serve

Cos’è una polizza vita? La polizza vita è dunque una garanzia che serve a tutelare se stessi, la propria famiglia o il mutuo, in caso di invalidità permanente totale o morte, che si può stipulare sulla propria vita o su quella di un terzo. A fronte del pagamento di un premio (mensile, semestrale o annuale) la polizza consente al beneficiario di ricevere una somma di denaro nel caso in cui l’assicurato sia coinvolto in un determinato imprevisto. Ne esistono di diversi tipi: polizza vita mutuo, polizza vita temporanea caso morte, polizza vita caso vita, polizza vita mista. Le differenze si devono allo scopo per cui ciascuna di esse è pensata.
 

Gli elementi da tenere a mente quando si sceglie di stipulare una polizza vita:

 

Polizza vita: cosa voglio proteggere?

La prima domanda a cui dovresti rispondere è: “Perché sto pensando a un’assicurazione sulla vita? Perché ne ho bisogno?”. A seconda della risposta esiste una polizza adatta.

Se vuoi:

  • proteggere la tua casa in caso di mutuo scegli una polizza Vita Mutuo;
  • mantenere il tenore di vita della tua famiglia scegli una polizza Vita Caso Morte (tcm);
  • proteggerti dagli imprevisti della vita e risparmiare scegli una polizza Vita Temporanea Caso Vita:
  • proteggerti dagli imprevisti della vita e risparmiare scegli una polizza Vita Mista.

Con la stipula di una polizza mettiamo al sicuro il nostro futuro, ma anche quello delle persone che ci stanno a cuore. L’assicurazione vita conviene dunque a chi ha familiari a carico o a chi ha contratgto un grosso debito - come un mutuo.

 

Assicurazione sulla vita: a chi conviene?



Ma non è tutto. Le polizze sulla vita, oltre a essere personalizzabili in base alle proprie esigenze, presentano anche vantaggi fiscali: hanno infatti tassazioni molto interessanti e il capitale erogato in caso di morte è esente dall’imposta sul reddito delle persone fisiche. Inoltre, i capitali liquidati ai beneficiari non possono essere né pignorati, né sequestrati.

Polizza a costo contenuto: la temporanea caso morte (tcm) 

L’assicurazione vita caso morte prevede che in caso di decesso della persona assicurata (o di invalidità permanente, se previsto dal contratto), il beneficiario riceva la somma assicurata dalla compagnia.

Se vuoi tutelare chi dipende economicamente da te, questa è senz’altro la polizza più adatta perché garantisce al tuo partner o coniuge e alla tua famiglia di mantenere lo stesso tenore di vita anche in tua assenza; se hai un figlio piccolo puoi invece garantirgli una vita sicura e gli studi fino al raggiungimento dell’indipendenza economica; se hai comprato casa e hai aperto un finanziamento, o se hai lanciato una nuova attività, sei sicuro di poter affrontare anche gli imprevisti, ma ricorda che esistono prodotti specifici per tutelare il tuo mutuo (polizza vita mutuo).

Somma: quanto assicurare?

Tra i tanti dubbi che può far sorgere la scelta di una polizza il più frequente riguarda la cifra da assicurare. Il modo migliore per individuare quella corretta è valutare quale sia la cifra necessaria per mantenere le spese correnti, il tenore di vita dei beneficiari e per portare a termine i progetti iniziati.

Come decidere la durata di una polizza?

La polizza è personalizzabile e in base alle nostre esigenze si può adattare per trovare la formula” vincente”. Pensando alla durata di un’assicurazione elementi fondamentali da tenere a mente sono la durata e la decorrenza.
La durata della polizza indica il periodo di tempo durante il quale l’assicurato è coperto dall’assicurazione. Detto in altri termini, non è altro che il periodo di tempo durante il quale i tuoi cari hanno bisogno di essere protetti da una tua assenza improvvisa.
Per scegliere quella più adatta a te, puoi partire semplicemente dalla tua età, oppure valutare la durata del tuo mutuo, o l’età dei tuoi figli.
La decorrenza invece si riferisce al momento in cui la polizza diventa attiva. Può essere valida da subito oppure, nel caso in cui tu stia attivando un mutuo, coincidere con la data di inizio del finanziamento. Da questo momento i tuoi cari saranno tutelati per tutta la durata che hai scelto.

In genere infatti i contratti sono validi già dal momento della firma, ma in alcuni casi è previsto un periodo di carenza, esempio i primi sei mesi, in cui l’assicurato non è coperto. Puoi anche chiedere di escludere questo periodo di carenza, così che la polizza sia valida immediatamente. In questo caso, la compagnia potrebbe chiederti la dichiarazione di buona salute del tuo medico, oppure in caso di patologie pre-esistenti, potresti dover pagare una piccola somma.

Ricorda che:
  • Le polizze possono avere durata predefinita con prezzo fisso fino alla scadenza o possono avere durata annuale con possibilità di rinnovo;
  • Decidi la durata in fase di adesione. Interrompere una polizza per stipularne una di durata maggiore non è conveniente, dal momento che l’età incide sul costo;
  • Se vuoi tutelare i tuoi figli pensa a una durata che copra le loro spese fino al compimento dei 20/25 anni;
  • Se hai deciso di partecipare a un progetto a breve termine assicurati per la sua durata.

Quasi tutte le polizze sono flessibili, ma prevedono un’età limite per l’assicurato oltre la quale la copertura smette di essere valida - in genere l’età va dai 75 agli 80 anni, mentre per l’invalidità arriva fino ai 65.

Polizza vita: quanto costa?

Il prezzo di un’assicurazione è molto variabile perché, come si è visto, incidono fattori personali quali capitale assicurato e durata. Ma a questi se ne aggiungono altri derivanti dalle caratteristiche dell’assicurato (età, condizioni di salute e abitudini di vita). Quindi, per esempio, a parità di età e forma fisica, un fumatore pagherà un costo più alto rispetto a un non fumatore.

Per quanto riguarda le condizioni di salute, se la persona assicurata è giovane e il capitale contenuto, la compagnia può scegliere di attivare la polizza basandosi solo su una auto-certificazione dell'assicurato, che nega così di avere patologie in corso. Tuttavia al crescere dell’età e del capitale assicurato possono essere richiesti esami clinici (delle urine e del sangue, elettrocardiogramma o altri esami) per accertare lo stato di salute dell’assicurato.

Nella tabella sotto trovi esempi di costi di diversi tipi di polizza vita calcolata su un uomo di 40 anni. Come vedrai si tratta di poco più (o poco meno) di un euro al giorno: il prezzo di un caffè al bar in cambio di un futuro sereno.

 

Assicurato: 40 anni, non fumatore
Durata: 10 anni
Somma: 250.000 €
Assicurazione vita
mutuo - decesso
Assicurazione vita
mutuo - decesso
e invalidità
Assicurazione vita caso
morte - decesso
Assicurazione vita caso
morte - decesso
e invalidità
Costo al mese € 20,87
39,6
28,45
36,79
Costo al giorno € 0,70 1,30 0,95 1,20

 

Come scegliere e informare i beneficiari

Chi contrae una polizza tcm può scegliere liberamente a chi destinare la somma assicurata. Se invece il contraente non esprime preferenze la compagnia considera beneficiari gli eredi legittimi e divide equamente tra loro l’indennizzo. Naturalmente chi ha sottoscritto la polizza può decidere una divisione diversa della somma o identificare come beneficiari persone diverse dagli eredi, anche in assenza di vincoli di parentela.

Il beneficiario può essere indicato al momento della stipula della polizza, ma anche in un momento successivo e può essere cambiato durante la validità della polizza. I beneficiari, secondo la legge italiana, si possono indicare anche nel proprio testamento e questa indicazione ha lo stesso valore della comunicazione fatta alla compagnia assicuratrice.

Il contraente della polizza può anche decidere di non comunicare l’esistenza dell’assicurazione ai beneficiari, ma per velocizzare i processi di richiesta dell’indennizzo è buona cosa che almeno un altro familiare  o una persona fidata ne siano informati. I tempi per richiedere l’indennizzo nel caso della polizza vita sono comunque molto lunghi, dal momento che la legge concede 10 anni dalla data dell’evento.

I vantaggi fiscali delle polizze vita

Come si diceva prima, le polizze che tutelano contro il decesso e l’invalidità totale permanente hanno anche diversi vantaggi fiscali.

Innanzitutto il premio pagato è detraibile fiscalmente fino al 19% dei premi versati fino a un massimo di 530 €.

Per beneficiare della detrazione basta disporre del riepilogo annuale dei premi versati l’anno precedente che, normalmente, le compagnie inviano al cliente specificando la quota da portare in detrazione.

I benefici più interessanti riguardano l’indennizzo versato ai beneficiari che, oltre a essere impignorabile e insequestrabile, non rientra nell’asse ereditario ed è esente da imposte di successione.