Pianificare la successione e tutelare il patrimonio con la polizza vita

Per garantire un futuro sereno ai propri eredi la polizza vita è uno strumento efficiente e poco costoso per gestire il passaggio di patrimoni mobiliari e immobiliari. Tutti i vantaggi di pensare per tempo alla sicurezza della propria famiglia.

Che gli italiani siano formiche più che cicale è risaputo. Questo diffuso luogo comune trova riscontro anche nei numeri. Numeri che hanno dello straordinario in questo anno caratterizzato dall’emergenza Coronavirus.

Secondo l’ultimo bollettino dell’Abi che si riferisce a ottobre, infatti, gli italiani possono contare sui loro conti correnti o deposito più di 1.700 miliardi di euro, ovvero una mole di ricchezza “parcheggiata” per il timore del futuro equivalente all’intero Pil prodotto dall’Italia nel 2020.

Questo per quanto riguarda la sola liquidità disponibile in attesa di tempi migliori: se si guarda, invece, all’intera ricchezza netta di cui dispongono le famiglie italiane (abitazioni, terreni, depositi, titoli, azioni), si scopre che, secondo i dati della Banca d’Italia e dell’Istat, le cifre sono ben superiori e si aggirano attorno ai 10mila miliardi di euro, ponendo il Paese ai vertici mondiali per ricchezza privata. Il peso del patrimonio immobiliare, come da tradizione tutta italiana, è preponderante e si aggira attorno al 50%.

 

Che fare di questa ricchezza in futuro? Pochi se lo chiedono

Cicale di certo ma non molto pianificatori. Sono davvero pochi gli italiani che si pongono il problema di prevedere che fine farà il loro patrimonio. Secondo dl’Ufficio centrale degli Archivi Notarili, nel 2018, solo il 12,26% degli italiani ha deciso di regolare la propria successione con un testamento. Questa percentuale sale al 30% se si tratta di imprenditori. Un dato che in ogni caso ci mette in coda rispetto a un’ipotetica classifica europea dove questo strumento, soprattutto nell’ordinamento anglosassone ma non solo, è molto diffuso. Questa mancanza di pianificazione successoria può anche essere spiegata con l’adozione di un approccio scaramantico da parte degli italiani, portati ad associare il testamento alla morte.

 

I vantaggi di una corretta programmazione

Sono in molti, come abbiamo visto, coloro i quali non si pongono il problema di quel che sarà del proprio patrimonio accumulato con anni duro lavoro, della propria azienda costruita dal nulla, degli immobili che da generazioni appartengono alla propria famiglia.

Eppure una corretta pianificazione rappresenta una scelta logica non priva di evidenti vantaggi. Vediamo quali:

·       Limitare le liti tra gli eredi

·       Mantenere integro il patrimonio

·       Decidere autonomamente del proprio futuro

·       Evitare di lasciare debiti alle persone care

·       Proteggere i soggetti più deboli

·       Ottimizzare l’impatto fiscale del trasferimento

Fra gli strumenti a disposizione per raggiungere tutti questi obiettivi non si annovera soltanto il testamento. Pochi lo sanno ma la polizza vita può rappresentare una valida alternativa.

In primo luogo una polizza rende il passaggio del patrimonio molto più semplice e veloce perché non necessita dell’apertura della successione. Per non parlare dei vantaggi fiscali: i capitali liquidati, infatti, sono esenti dalle imposte di successione che in Italia, in ogni caso, sono le più basse fra i grandi Pesi europei arrivando all’8 per cento contro, per esempio, il 60 per cento della Francia o addirittura l’82 per cento della Spagna.

Poi, aspetto da non sottovalutare, consente al sottoscrittore una grande libertà di scelta visto che può scegliere i beneficiari al di fuori dell’asse ereditario.

 

Polizza vita: soluzione rapida ed efficiente

Facciamo un esempio per rendere il tutto più chiaro. Pensiamo a un giovane imprenditore che costruisce assieme al partner con il quale non è sposato e non ha avuto ancora figli, un’attività dal valore di mezzo milione di euro investendo tempo, passione e soprattutto i risparmi di entrambi. Nel caso dovesse succedergli qualcosa, in base alle norme italiane, la sua parte sarebbe ereditata dai parenti (genitori, fratelli, etc.), e al partner spetterebbe la metà o al massimo i due terzi dell’impresa alla presenza di un testamento. In ogni caso il partner si troverebbe nella scomoda posizione di dover dividere il controllo dell’attività imprenditoriale con chi non ha contribuito a realizzarla oppure non è interessato a gestirla. Situazione non piacevole anche nel caso in cui i rapporti fossero improntati a un rispetto reciproco e non esistessero dissapori.

Una via di uscita per garantire tranquillità e serenità a sé stessi e al partner esiste e consiste nella sottoscrizione di una classica polizza vita. Nel caso che riportiamo, infatti, all’imprenditore basterà stipulare un contratto assicurativo equivalente al valore della sua quota di azienda, ovvero 250mila euro. In questo modo il beneficiario avrà la possibilità di liquidare gli eredi del partner scomparso mantenendo il pieno controllo della propria azienda.

Questa soluzione appare anche conveniente dal punto di vista economico. Con Libera Mente Più di MetLife, infatti, per assicurare un capitale di 250mila euro basta pagare un premio annuo di 779 euro pari.

 

Sicurezza assicurata contro gli imprevisti della vita

A prescindere dalla volontà di garantire una successione tranquilla, una polizza vita rappresenta un mezzo in grado di tutelare gli affetti più cari, soprattutto quando si hanno dei figli. Una polizza vita, infatti, esattamente come Libera Mente Più, assicura alla famiglia una somma di denaro importante non solo in caso di decesso ma anche di invalidità permanente totale da infortunio e malattia che impedisce di continuare la propria attività lavorativa.