La prima volta dal ginecologo. Quando è il momento di accompagnare tua figlia

Ci sono argomenti particolari che vanno affrontati nel momento giusto, uno di questi è la visita ginecologica. Ecco quando è il momento giusto per accompagnare tua figlia dal ginecologo, come sarà la visita e quali sono gli esami per la prevenzione consigliati in giovane età.

La figura del ginecologi è fondamentale nella vita della donna – dall'inizio dell'età fertile fino alla menopausa e anche oltre – attraverso tutte le fasi di cambiamento del corpo. Ma spesso è una figura che intimidisce e inquieta le adolescenti e anche molte madri.

 

Quando fare la prima visita dal ginecologo

Secondo l'American College of Ostetricians and Gynecologists [1] la prima visita andrebbe fatta a 13-15 anni, età del menarca, anche in assenza di disturbi specifici per educare e sensibilizzare sulla salute riproduttiva. È dunque questa l’età giusta, anche se il ciclo non è ancora arrivato.

Superata la timidezza dei primi minuti, la visita ginecologica risulta importante soprattutto per conoscere meglio il proprio corpo e prevenire eventuali episodi come infiammazioni o infezioni che possono manifestarsi in età adolescenziale per molti motivi: igiene sbagliata (troppo o troppo poco), saponi non adatti che alterano il ph intimo, uso promiscuo di abbigliamento o asciugamani.

La madre, in questa prima fase, è una figura importantissima: deve preparare la figlia spiegando quanto è importante il ruolo della prevenzione per vivere al meglio e in salute.

Il relazione a ciò una mamma dovrebbe insegnare che una visita medica non è strettamente collegata alla presenza di una malattia, spiegando che la prima visita dal ginecologo serve a raccontare la propria storia e raccogliere dati utili che potranno essere utilizzati per affrontare al meglio il percorso di crescita.

Come prepararsi e come si svolge la prima visita ginecologica

Il primo contatto con lo specialista [2] è verbale e discorsivo, anche per sciogliere la tensione di un probabile contatto fisico. Il ginecolo, infatti, come qualunque altro specialista ha bisogno del maggior numero di dettagli possibili in termini di:

  • anamnesi familiare, cioè lo storico delle malattie più importanti nella vita della famiglia, eventuali problemi ormonali, neurologici, metabolici e ogni altra informazione possa essere utile.
  • Anamnesi patologica, cioè la storia malattie subite e vissute, nonché eventuali allergie o intolleranze.
  • Anamnesi fisiologica, cioè l'età del menarca, eventuali irregolarità e/o dolori o sindrome premestruale.

Oltre al colloquio anamnestico, la visita potrebbe procedere poi con un’indagine su:

  • Peso, altezza e pressione arteriosa,
  • la tiroide, soprattutto se di dimensioni non nella norma;
  • le mammelle e le ascelle per accertarsi dell'assenza di linfonodi;
  • l'addome, per valutare lo stato di tensione del colon.

Quali accertamenti ed esami preventivi potrebbero essere richiesti alla visita ginecologica

Come mamma, puoi fornire importanti informazioni a tua figlia prima della visita, rassicurandola sul fatto che non sarà dolorosa, né troppo invasiva.

Oltre al colloquio anamnestico e alle indagini complementari che abbiamo descritto sopra, puoi raccontare quali esami diagnostici potrebbero essere richiesti dopo la temuta visita ginecologica vera e propria così da tranquillizzare tua figlia e farla arrivare preparata.

Generalmente, se la ragazza non ha ancora avuto rapporti, il ginecologo effettua una visita solo esterna e in particolare:

  • un esame del PH vaginale (acidità vaginale) con un piccolo stick che va solo posto a contatto con la zona vulvare. Si tratta di un esame assolutamente indolore che non bisogna temere.
  • Un esame obiettivo dei genitali esterni solo per verificare che non ci siano arrossamenti, lesioni o altre anomalie.
  • Un’ecografia transaddominale come quella che si esegue in gravidanza, quindi con l’ecografo che viene passato sulla pancia, che consente allo specialista di tenere sotto controllo gli organi interni e individuare la presenza di cisti o altre anomalie.

Se invece la ragazza ha già avuto esperienze sessuali, la visita potrebbe completarsi con:

  • Un controllo del collo dell’utero che si effettua con lo speculum: anche in questo caso si tratta di un esame assolutamente non doloroso.
  • Il Pap-test che si effettua durante il controllo del collo dell’utero prelevando un minuscolo campione di tessuto con una specie di cotton-fioc. Anche in questo caso non è un esame doloroso. In alcuni casi potrebbe risultare lievemente fastidioso.

Informazioni e documenti utili per la salute delle giovani donne

È da poco stata celebrata la Giornata Nazionale della Salute della Donna che ogni anno, il 22 aprile, ricorda l’importanza della prevenzione in ogni fase della vita.

In questo frangente, il Ministero della Salute ha ricordato quanto la prevenzione in giovane età, specialmente legata alla sfera intima, sia di fondamentale importanza per poter preservare, oltre alla salute, anche la capacità riproduttiva e una vita sessuale normale.

Nell’Opuscolo del Ministero che ricorda gli appuntamenti di prevenzione per ogni fascia di età [3] viene esplicitamente raccomandata una visita ginecologica (anche presso un consultorio territoriale) dopo i primi cicli mestruali oppure dopo le prime esperienze sessuali.

Oltre ciò, si raccomanda alle giovani donne il vaccino anti-HPV (papillomavirus), una frequentissima e silente infezione virale che può comportare gravi conseguenze. Per questo motivo viene consigliato anche di fare e ripetere costantemente (ogni 5 anni con il nuovo tipo di esame) il Pap-Test, grazie al quale è possibile rilevare la presenza di questo virus.

È bene sapere che esistono degli specialisti ginecolgi pediatrici che lavorano con gli adolescenti, sia in termini di prevenzione che visite.

Una spiegazione efficace e dettagliata in questo video, nel quale la Dottorezza Maria Chiara Lucchetti, Specialista in Ginecologia Pediatrica e dell'Adolescenza all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, parla ai genitori delle giovani ragazze delle problematiche più importanti, come cicli precoci o ritardati, cicli troppo lunghi o irregolari, dolori mestruali e molto altro.

Se segui i social network puoi consultare la pagina di Esseredonna online che segnala iniziative di prevenzione nelle maggiori città italiane e informazioni utili dirette alle donne.

Conclusioni e consigli finali

È importante che la prima visita dal ginecologo sia affrontata con serenità e senza imbarazzo e questo è possibile solo se si giunge preparate all'appuntamento.

In questa fase, le madri giocano un ruolo fondamentale: parlare e spiegare alla propria figlia i motivi di questa visita (dopo il menarca o il primo rapporto sessuale) aiuta a sciogliere i dubbi e le paure che possono essersi create nella mente dell'adolescente, magari a causa di esperienze o racconti di amiche e conoscenti.

  • È importante che il ginecologo diventi un riferimento per la ragazza, perché si possa sentire libera e tranquilla di tornare quando vuole, quando ha dubbi, quando ha fastidi.
  • È bene spiegare, almeno per larghe linee, come si svolgerà la visita e quali dati è bene preparare in anticipo per permettere un'anamnesi quanto più completa e dettagliata al ginecologo.
  • Solo in casi particolari, potrà essere necessario per lo specialista approfondire qualche aspetto specifico e richiedere qualche esame non standard: è quanto mai importante che si comprenda che al centro dell'interesse è la salute personale.
  • Comunicare l’importanza di recarsi dallo specialista ogni volta che: si hanno pruriti o bruciori, si hanno perdite diverse dal solito come colore e come odore, si avvertono dolori frequenti al basso ventre, il ciclo è irregolare.

Inoltre è importante ricordare che:

  • Se la ragazza lo chiede, scegliere una ginecologa donna, magari giovane, potrebbe essere meno imbarazzante di uno specialista uomo;
  • Se decidi di accompagnarla, attendi in sala d’aspetto, così che la ragazza non sia imbarazzata e possa riferire qualunque disagio o disturbo allo specialista;
  • Chiarisci sin da subito che, se lo ritiene opportuno, può ache chiedere al ginecologo di non effettuare l’esame obiettivo, limitandosi al colloquio anamnestico. È comunque un aspetto importante perché dà la possibilità a tua figlia di prendere confidenza e decidere autonomamente di sottoporsi alla visita completa, rendendo il momento meno imbarazzante.

Fonti

[1] https://www.acog.org/Patients/FAQs/Your-First-Gynecologic-Visit-Especially-for-Teens

[2] https://www.alessandragraziottin.it/it/articoli.php/Prima-visita-dal-ginecologo-un-passo-importante-per-ogni-ragazza?EW_FATHER=10710&ART_TYPE=VODOM

[3] http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_333_allegato.pdf

 

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