Come insegnare a scrivere ai bambini

Fin dai tre anni, i bambini possono mostrare segni di interesse nei confronti del saper scrivere. Vediamo come affrontare questo momento e aiutarli a sviluppare questa capacità anche prima del loro ingresso alla scuola primaria.

Insegnare a scrivere ai bambini è un compito impegnativo. Bisogna utilizzare un metodo educativo, istruttivo e coinvolgente per raggiungere l’obiettivo in modo fluido e piacevole.

 

Insegnare a scrivere: da quale età

In principio saranno scarabocchi, ma sono un momento importante per lo sviluppo del bambino: “Intorno ad 1 anno e mezzo il bambino comincia a tracciare segni disordinati; in questa attività spontanea prevale la sua impulsività. Lo scarabocchio è la prima impronta di sé nel mondo. Nello scarabocchio bisogna tener presenti l’acquisizione da parte del bambino di alcuni elementi che aiutano la sua abilità espressiva come la motricità, la percezione, lo spazio la funzione simbolica, il linguaggio, elementi che si relazionano con la maturazione del sistema nervoso.

Dopo i 20 mesi il bambino esegue tracciati omolaterali, che, se vergati con la mano destra, vengono collocati a destra del foglio, se con la mano sinistra, a sinistra.

Fin dai tre anni, i bambini cercano di imitare la scrittura degli adulti, facendo delle linee su fogli: prima dritte, poi ondulate, quasi a simulare l’andamento della scrittura. Poi, intorno ai 4 anni, arriva il momento della chiusura delle forme aperte e si arriva alle prime lettere dell’alfabeto. A cinque anni, si passa alla scrittura del proprio nome e di parole semplici, anche se a caratteri irregolari e di grandi dimensioni. [1]

“A differenza del disegno, che lascia ampia libertà di moduli espressivi, la scrittura richiede movimenti dei muscoli del braccio, del polso e della mano, molto precisi, e coordinati. La scrittura è la  rappresentazione grafica dell’attività parlata e richiede pertanto una capacità di simbolizzazione e di astrazione che il bambino non può avere.” dicono gli esperti del Centro Studi Logos [2].

Ecco una scheda che ti può aiutare a seguire lo sviluppo grafico del bambino dai 12 mesi ai 4 anni:

Età

livello della prescrittura

Cosa si evidenzia dalle attività

12/18 mesi

Scarabocchi

  • Colpi sul foglio
  • Tracciati
  • diagrammi con segni  verticali e orizzontali
  • aggregati

20/24 mesi

tracciati omolaterali

(livello motorio)

  • Tracciati che seguono la mano destra o sinistra
  • Scarabocchi centrifughi
  • Cerchi aperti              

20/30 mesi

segni circolari

(livello percettivo)

  • Segni circolari
  • segni ad angolo
  • la mano segue una volontà precisa
  • i disegni escono fuori dai bordi del foglio                 

30/48 mesi

fase della rappresentazione

  • Accompagna il disegno con una descrizione a voce
  • Scarabocchi più circoscritti
  • disegna oggetti grafici diversi (croci, cerchi, linee, quadrati)
  • disegna cose grandi e piccole
  • disegna ponendo le cose nello spazio (sopra, sotto, a destra, a sinistra)
  • imita la scrittura
  • effettua figure verosimili (case, alberi, persone, etc)


Attività ed esercizi di pregrafismo da fare e da stampare

Prima di entrare nel vivo della prescrittura, possono essere utili (in base all’età del bambino) alcune attività manuali per allenare la manualità e la motricità fine: ritagliare, intrecciare, piegare e disegnare su sale, sabbia o farina sono tutte attività realizzabili con poco anche in casa e utili a stimolare la concentrazione, la manualità e affinare il controllo dei movimenti.

Queste “attività di preparazione” servono ai nostri bambini per passare dallo scarabocchio sul foglio a segni più compiuti (cerchi, forme geometriche, linee e curve) per poi arrivare a esercizi di ricalco di lettere vere e proprie e infine alla realizzazione delle lettere dell’alfabeto (3).

Tutte queste attività si basano sul metodo Montessori (https://www.metlife.it/blog/famiglia/2017/scuola-steineriana.html), che - non a caso - dava molta importanza alla bella calligrafia: imparare a scrivere con movimenti fluidi è infatti fondamentale per non affaticare mano, dita, polso, avambraccio, braccio e, di conseguenza, collo e schiena.

La dottoressa Angela Zerbino, logopedista relazionale, ci spiega che “l’impugnatura corretta va insegnata fin dalla scuola materna e consiste in una presa a pinza (pollice e indice dirigono i movimenti, mentre il medio sostiene lateralmente lo strumento) a circa 2 cm dalla punta”.
Ma anche la postura ha la sua importanza: la postura corretta prevede: “piedi ben appoggiati al pavimento, seduti in modo comodo, busto eretto e leggermente inclinato in avanti ma non appoggiato al tavolo, spalle rilassate, gomiti entrambi sul tavolo, mano non scrivente appoggiata aperta sul foglio, sotto la mano che scrive”. [4]

Per assicurarsi poi che i movimenti siano fluidi si può ricorrere alle digilettere maiuscole e in corsivo: un supporto con cui i bambini imparano il tracciato per avere una corretta esecuzione grafica.

Consigli per i genitori dei bambini in età prescolare

Imparare a scrivere e a leggere è un’attività che non dovrebbe essere anticipata troppo perché i piccoli hanno bisogno di esercitare la loro capacità di astrazione senza definire simboli (quelli delle lettere e dei numeri) almeno fino ai 5/6 anni, età dell’ingresso nella scuola primaria.

Tuttavia ci sono giochi e esercizi di prescrittura, prelettura e precalcolo che già nella scuola dell’infanzia vengono sperimentati e che i bambini più curiosi, per imitazione, iniziano spontaneamente a fare da soli, prima dell’ingresso a scuola.

I genitori con bambini che frequentano la scuola dell’infanzia dovrebbero ricordare:

  • Tutti i bambini osservano e tendono a copiare il comportamento degli adulti, pertanto se in casa si legge e si scrive molto, anche in loro presenza, i piccoli tenderanno a voler “imitare” i grandi sviluppando una naturale curiosità per queste attività;
  • Come in tutte le cose che riguardano lo sviluppo infantile è sbagliato fare confronti tra i bambini: ognuno ha un corso proprio, nei tempi e nei modi. Se qualche compagno di scuola di tuo figlio già sa leggere e scrivere, non è detto che tuo figlio debba imparare per forza, né che abbia qualche mancanza;
  • Il tuo compito di genitore non è quello di insegnare a tuo figlio a scrivere e leggere. Puoi però accompagnare e assecondare la naturale curiosità del tuo bimbo giocando con lui e leggendo delle storie brevi e semplici.

Fonti

[1] Antonietta Fittipaldi http://www.disgrafie.eu/wp-content/uploads/2014/03/comeIlbambinoimparaascrivere_Fittipaldi.pdf

[2] Centro Studi Logos (http://www.cslogos.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=97:la-scrittura&catid=17&Itemid=158)

[3] Esercizi di pregrafismo da stampare (http://pianetabambini.it/pdf/didattica/italiano/Imparare-Scrivere-Lettere.pdf)

[5] Insegnare a leggere e a scrivere con il metodo sillabico (https://www.disgrafie.eu/wp-content/uploads/2014/03/Il-metodo-sillabico_Rinaldi.pdf)

[6] Metodi didattici http://www.6inradio.net/sullalfabeto-maiuscolo-sul-metodo-insegnamento-della-letto-scrittura/

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