Attività sportiva, cosa serve per iniziare. Dal certificato all'assicurazione
Oltre ai benefici fisici, le discipline sportive incidono su autostima, coordinazione, socialità e alle relazioni tra individui. Presupposti ottimi, ai quali dedicarsi con impegno e costanza. Ma cosa serve per iniziare a fare attività fisica? Come scegliere l'attività sportiva più adatta per bambini?
Ecco 10 consigli per i genitori che intendono portare i figli in montagna per una vacanza estiva.
In questo post parleremo di:
- In montagna con i bambini
- #1 Mantenere una giusta idratazione
- #2 Prestare attenzione alle bacche
- #3 Iniziare la giornata con una colazione equilibrata
- #4 Far indossare al bambino uno zainetto adeguato al suo peso
- #5 Proteggere gli occhi dai raggi solari
- #6 Proteggere la pelle dai raggi solari
- #7 Scegliere abiti e scarponcini adatti
- #8 Attenzione all’alta quota
- #9 Dotarsi di un kit di pronto soccorso
- #10 Scegliere i family hotel
In montagna con i bambini
Paesaggi incantevoli tra malghe e pascoli, prati in cui correre e giocare nel fresco di terse giornate estive… Una vacanza in montagna con i bambini rappresenta la scelta perfetta per vivere insieme all’aria aperta, fare passeggiate nella natura e divertirsi in famiglia. Basta seguire il nostro semplice decalogo per trascorrere una vacanza memorabile:
#1 Mantenere una giusta idratazione
Portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua e fare bere i bambini regolarmente, per evitare la disidratazione nel corso di passeggiate o giochi all’aperto. In montagna è frequente vedere persone dissetarsi presso le acque fresche di una sorgente, ma si tratta di un comportamento che è più sicuro evitare. Infatti le sorgenti sono talmente numerose che le autorità sanitarie non riescono a controllarle periodicamente tutte.
#2 Prestare attenzione alle bacche
Non tutte le bacche e i frutti che si trovano in montagna sono commestibili. Fatti salvi mirtilli, more, lamponi e fragole – facilmente identificabili – meglio evitare tutte le altre bacche che si trovano lungo i sentieri di montagna. È bene, quindi, controllare che i bimbi, attratti dai loro colori invitanti, non li mangino, rischiando poi spiacevoli complicazioni. I principali sintomi in caso di ingestione di cibi velenosi sono riconducibili all'apparato gastrointestinale e possono includere nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. In questi casi, mantenendo la calma, meglio recarsi al Centro Veleni o al Pronto Soccorso più vicino.
#3 Iniziare la giornata con una colazione equilibrata
In montagna è bene far seguire ai bambini un’alimentazione equilibrata, che tenga conto del loro dispendio energetico. Una passeggiata in montagna comporta in media il dispendio di 300/500 calorie. La colazione deve quindi essere sana e abbondante, con apporto di carboidrati, proteine, minerali e liquidi. Meglio non eccedere coi grassi, per non appesantire la digestione in vista del movimento che si sta per fare. Via libera, quindi, a pane, cereali, salumi, frutta e latticini. Un esempio di colazione bilanciata può essere costituito da un panino con salumi e formaggio, muesli con frutta secca e cereali, un frutto, pane e marmellata (o miele).
#4 Far indossare al bambino uno zainetto adeguato al suo peso
In base al peso del bambino, andrà scelto uno zaino adeguato: di 1 Kg sino ai 5 anni, sotto ai 3 Kg sino agli 8 anni e meno di 5 Kg sino ai 12 anni. Questa precauzione è di fondamentale importanza per prevenire danni alle articolazioni e alla colonna vertebrale.
Fare attività fisica è il precetto alla base di uno stile di vita sano. Sono in molti quelli che in questo periodo scelgono di tornare ad allenarsi per combattere la sedentarietà o – semplicemente – un po' della pancetta accumulata durante l'inverno, in previsione di una nuova prova costume.
Se hai deciso di iniziare ad impegnarti in una nuova attività fisica, iscrivendo magari anche i tuoi bambini, sarà bene sapere da dove incominciare, ovvero cosa procurarti prima di rimetterti in forma.
In questo post parleremo di:
Tipologie di attività sportiva: discipline ludiche e agonistiche
Nel 2013, il Decreto legge n. 69 [1], articolo 42bis, è intervenuto modificando, tra le altre cose, alcuni aspetti relativi ad iscrizione e svolgimento di attività sportive. Nello specifico, è stata sancita una distinzione tra le diverse attività ginniche, differenziate per tipologia, carattere e strutture idonee ad ospitarle.
Attualmente sono 3 le tipologie di attività sportive alle quali è possibile dedicarsi [2]:
- Attività sportiva agonistica
Praticata in maniera metodica e continuativa. È finalizzata alla preparazione di atleti in grado di gareggiare in grandi eventi di natura professionistica, organizzati da federazioni, enti riconosciuti dal comitato olimpico e Ministero dell'Istruzione (per le gare agonistiche studentesche).
- Attività sportive non agonistiche
È quella praticata da persone impegnate in gare di carattere non nazionale, o da sportivi tesserati a federazioni nazionali che non gareggiano a livello agonistico.
- Attività ludico – motoria
È quella praticata a livello amatoriale, esclusivamente per mantenersi in buon forma fisica.
Nell'Agosto 2014 il Ministero della Salute ha approvato le ultime Linee Guida in materia di attività sportiva non agonistica [9], che non prevedono più l'obbligo di certificato medico per chi si allena in forma ludico-motoria o non agonistica. La norma in questione non include però le attività non agonistiche di carattere parascolastico (cioè organizzate dall'istituto frequentato) e quelle svolte presso centri sportivi, palestre e circoli affiliati al Comitato Olimpico Nazionale (CONI), per le quali il certificato è invece ancora obbligatorio [10].
Stesso discorso vale per allenamenti di carattere ludico – motorio, per i quali è stato abolito l'obbligo di certificato medico, a meno che la palestra o l'associazione sportiva non sia affiliata ad enti e federazioni riconosciute dal CONI o da altre sigle nazionali.
Ad ogni modo, anche in caso di non affiliazione ad una di queste sigle, la palestra o il circolo sportivo potrebbe comunque scegliere di richiedere, a propria discrezione, un certificato di idoneità fisica per fini assicurativi [11].
Certificato medico per attività sportive: quanto costa e dove richiederlo
Il certificato ha durata annuale ed è rilasciato dopo una visita effettuata presso il proprio medico di famiglia, pediatra per i bambini e medico sportivo per gli atleti professionisti [3].
Gli esami clinici a cui sottoporsi comprendono solitamente:
- esame obiettivo o anamnesi, attraverso il quale il medico provvede ad un'indagine parziale mirata alla ricerca di anomalie sintomatiche o altre condizioni di difformità fisioligica;
- misurazione della pressione;
- elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo (a discrezione dello specialista);
- spirometrica, per misurare la capacità aerobica;
- esame delle urine.
Per alcune tipologie di sport sono inoltre richiesti esami specifici. Il nuoto per esempio, e più in generale le discipline subacquee, prevedono anche un test auricolare per valutare la membrana del timpano, sollecitata durante le immersioni.
Per chi ha oltre 60 anni di età, o nella cui storia clinica siano presenti casi di disfunzioni cardiovascolari, dirette o parentali, il medico può decidere di prescrivere esami più approfonditi. Questo, naturalmente, vale anche nel caso in cui siano rilevate anomalie importanti, per le quali il medico potrà avvalersi del consulto di uno specialista [3].
Particolare attenzione è inoltre rivolta alle donne in gravidanza, che possono dedicarsi ad attività sportive [https://www.metlife.it/blog/homepage/stile-di-vita/2017/sport-in-gravidanza/] ma sempre previo consulto medico e dopo esami specifici.
Il costo del certificato di idoneità sportiva, quando richiesto, si aggira solitamente sui 40 euro circa. L'importo può comunque subire variazioni in caso di richiesta di esami aggiuntivi, specifici o se la visita viene effettuata presso cliniche private [3].
Attività sportiva per bambini: cosa occorre sapere
Scegliere lo sport più adatto per bambini e ragazzi [https://www.metlife.it/blog/homepage/famiglia/2017/sport-di-squadra-per-bambini/] deve essere una decisione consapevole e attenta, onde evitare costrizioni, traumi e i cosiddetti drop up [https://www.metlife.it/blog/homepage/stile-di-vita/2016/sport-adatti-ai-ragazzi/].
Al di là di questo è inoltre utile sapere che per i bambini esiste un limite di età al di sotto del quale non è possibile praticare determinate discipline sportive a livello agonistico [7].
Non possono dedicarsi al pattinaggio artistico o al mini cross bambini sotto i 7 anni, mentre sotto gli 8 anni non è possibile allenarsi né gareggiare a livello agonistico per nuoto, ginnastica, karting e pattinaggio su ghiaccio. Non è inoltre prevista la partecipazione a gare agonistiche di sci, vela, tiro con l’arco e canottaggio sotto i 9 anni di età, e a quelle di tennis, hockey e alcuni tipi di arti marziali sotto i 10.
Per gli sport più diffusi come calcio, pallacanestro, pallavolo, atletica leggera e rugby non è possibile gareggiare sotto i 12 anni, ed è necessario aspettare i 14 per pugilato, moto enduro, cross e trial. Questo non significa che i più piccoli non possano seguire corsi o allenamenti di queste discipline sotto i limiti di età previsti (che saranno comunque bilanciati per il loro livello), ma semplicemente partecipare a gare e tornei.
Per dubbi sull'età minima richiesta per l'agonismo sportivo in altre tipologie di discipline è possibile consultare una specifica tabella redatta dal CONI, con Circolare del 28 maggio 2008 [7].
Salvo particolari indicazioni, la richiesta di idoneità fisica dovrà sempre pervenire dalla società sportiva in cui milita l'atleta e, nel caso di attività agonistiche, il certificato sarà esclusivamente rilasciato da un medico sportivo, anche per i minori di 18 anni [10].
Assicurazione sanitaria per attività sportive: perché è utile
Generalmente, l'iscrizione in palestra o a circoli sportivi prevede la sottoscrizione di un'assicurazione sanitaria in caso di infortuni, solitamente già compresa nella quota associativa, sia essa unica o mensile. L'obbligo di fornire una copertura assicurativa è però tale solo per palestre tesserate a federazioni e enti sportivi riconosciuti da CONI, mentre quelle private possono scegliere liberamente se e che tipo di assicurazione prevedere per i propri iscritti [8].
Per questa ragione è sempre bene ricordarsi di chiedere informazioni dettagliate in merito a questo aspetto al momento dell'iscrizione.
Per infortuni causati da attrezzature danneggiate o carenze di sicurezza nella struttura è possibile chiedere un risarcimento in relazione all'entità del danno subito. Questa operazione è regolamentata dall'articolo 2051 del Codice Civile [6], che indica il gestore della palestra “custode”, e quindi responsabile, dei beni e della conformità degli ambienti della stessa.
Garantirsi sempre la maggiore sicurezza possibile è comunque una pratica necessaria e intelligente. A questo scopo potrai scegliere di sottoscrivere una seconda polizza infortuni, da affiancare a quella offerta dalla palestra, più completa, e in grado di tutelarti in caso di imprevisti, durante e al di fuori degli allenamenti.
Attività sportiva: qualche consiglio utile
Riassumiamo quindi i punti essenziali da rispettare se hai scelto di iniziare, o tornare, a fare attività fisica:
- le attività sportive si distinguono in agonistiche, non agonistiche e ludiche-motorie
- dal 2014 è stato abolito l'obbligo di certificato medico per le attività sportive non agonistiche e ludico-motorie, che può comunque essere richiesto quando la palestra o il circolo sportivo è affiliato a enti e federazioni riconosciute dal CONI, per la pratica di attività sportive parascolastiche, o più semplicemente a discrezione della struttura in cui ci si allena.
- è possibile richiedere il certificato di idoneità sportiva al proprio medico di base, o presso cliniche private, con costi variabili a seconda delle tipologie di esame
- per le attività di carattere agonistico è necessario un certificato che può essere rilasciato esclusivamente da un medico sportivo
- anche per i bambini che praticano attività fisica a livello agonistico o scolastico è necessario certificato medico
- le attività sportive a livello agonistico sono interdetta a bambini sotto una determinata soglia di età. La soglia è differente per ogni tipo di disciplina
- per maggiore sicurezza è possibile scegliere una polizza infortuni personale, più completa e in grado di garantire maggiore sicurezza.
Fonti per questo articolo:
- http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/08/20/13A07086/sg
- http://www.fmsi.it/images/pdf/leggi/circolare7del1983MinisterodellaSanita.pdf
- http://www.scuoladellosport.coni.it/images/documenti/Normativa_Sport/TutelaSanitaria/Decreto_Ministero_Sanita_18_febbraio_1982.pdf
- http://www.fisifvg.org/wp-content/uploads/2016/06/Circolare-certificazione-medica-CONI-10-06-2016.pdf
- http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_5.jsp?area=programmazioneSanitariaLea&menu=lea
- https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-ix/art2051.html
- http://besport.org/sportmedicina/wp-content/uploads/2014/09/eta_idoneita_sport_ago_modificata.pdf
- http://www.confsportitalia.it/wp-content/uploads/2010/12/Decreto-sportivi-dilettanti.pdf
- http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-10-18&atto.codiceRedazionale=14A08029&elenco30giorni=false
- http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/dettaglioAtto?id=47068
- http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=1723