I giochi per bambini da fare in casa

In questo articolo trovi una breve carrellata di giochi “genuini” da fare in casa con i bambini (da 2 a 6 anni) che sono molto indicati dai pediatri per consentire loro una crescita sana.

Il gioco per i bambini è fondamentale. Ecco qualche gioco carino da far fare in casa.

La domanda più temuta posta da un figlio a un genitore è “giochiamo insieme?”. Di solito la domanda arriva proprio il giorno in cui non si può mettere il naso fuori dalla porta. Mille interrogativi si impossessano della tua mente alla ricerca di un’attività che sia abbastanza divertente e strutturata per loro e, allo stesso tempo, non pericolosa né fonte di caos eccessivo per te.

E, banditi tablet, smartphone e tv, come pensi di organizzarti? Abbiamo trovato per te numerose attività che puoi portare avanti coi tuoi figli, solleticando il loro intelletto e stimolando il loro sviluppo: attività suggerite da psicologi, pedagogisti e pediatri.

2 anni: il regno dell’immaginazione

È questa l’età in cui è corretto coinvolgere la fantasia il più possibile: è grazie all’immaginazione che si stimola la capacità di risolvere i problemi, la componente linguistica e l’attitudine a non rimanere intrappolati in schemi mentali troppo rigidi e limitanti.

In breve, è l’età in cui il mattarello (ma anche una penna o una matita) diventa una spada e il colapasta si trasforma in casco da astronauta. O che le pentole e i mestoli di casa diventano una batteria. O ancora che un semplice cartone da imballaggio diventa un’armatura o trasforma tuo figlio (o tua figlia) in un robot indistruttibile.

Qui trovi una carrellata di attività che puoi fare con i bambini, facili da realizzare anche grazie al riuso di oggetti che si trovano normalmente in casa.

Come sostiene la pedagogista e autrice di libri per bambini, Claudia Ferraroli: “Lasciate che i bambini giochino con scatole, cartoni, scampoli di tessuti colorati e pentole” e prova a immaginare i diversi ruoli che ogni oggetto potrebbe ricoprire.

Ma a due anni è ancora importante allenare e sviluppare la coordinazione oculo-motoria e riuscire a farlo tra quattro mura è più semplice di quanto pensi.

La dott.ssa Antonella Rende, specializzata in psicomotricità funzionale, afferma che “piegare e dividere gli indumenti, separando quelli di mamma, papà e altri, aiuta la coordinazione di mani e dita e avvicina il bambino al concetto di insieme”. Anche giocare con le mollette è utile per riuscire, a tempo debito, ad impugnare penne e matite, requisito essenziale alla base del processo di scrittura.

E ancora, giocare con i colori a mano (dopo esserti organizzato con un ampio telo plastificato e aver sgombrato l’ambiente circostante in modo da non rischiare!) aiuta il bambino in termini di coordinazione occhio-mano, portandolo a comprendere che mano e dita sono distinte e separate, e ti aiuta a comprendere se tuo figlio è tendenzialmente destrorso o mancino.

4 anni: il regno del teatro

Travestimenti e cambi di personaggio: sono le attività principali che interessano i bambini nella fascia dei quattro anni.

Il dott. Raffaele Morelli spiega che per i bambini, “travestirsi ha a che vedere sia con la costruzione della personalità, sia con l’affrontare le proprie paure”. Giocando a “far finta di essere” qualcuno o qualcosa, tuo figlio impara a gestire e non temere le sue ansie e i suoi turbamenti.

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In casa, puoi organizzare uno spazio in cui i bambini siano liberi di sperimentare e provare a diventare chi/cosa vogliono. È sufficiente un baule (o comunque un contenitore) pieno di vestiti di ogni tipo, scarpe e oggetti vari (conosciuti e non) con cui i tuoi figli possano immaginare di essere medici, ingegneri, ballerini, cantanti, supereroi, sperimentando ed esprimendo ogni sensazione, ogni sentimento che ha bisogno di trovare una via di fuga.

6 anni: il regno della cooperazione

I bambini imparano per imitazione: le tue parole possono cadere nel vuoto, ma le tue azioni (anche quella che hai compiuto una sola volta davanti ai loro occhi!) saranno memorizzate dalla loro mente e ripetute in società.

A sei anni, “i bambini che hanno sviluppato buone abilità manuali, vivranno i giochi cooperativi, ponendosi come leader” - dice la Ferraroli - “e osservare questo tipo di gioco è illuminante per comprendere come il bambino vive e percepisce il mondo in cui abita”.

Ma anche l’apprendimento cognitivo ha il suo peso in questa fascia d’età. Quindi tieni in considerazione costruzioni, puzzle, materiali da assemblare: le cassette della frutta, ad esempio, possono facilmente diventare il bancone di un mercato; cartoni o scatole impilati diventano i forni di una pizzeria; un lenzuolo a cavallo tra divano e sedie si trasforma in una tenda da campeggio in cui poter vivere nuove avventure.

Conclusione

Insomma, il tempo speso a giocare con i tuoi figli è di certo quello speso meglio, per assicurare a loro una crescita sana e per permettere a te di staccare la spina e ritrovare nuove energie: di certo più mentali che fisiche.