I nonni: figure fondamentali per la crescita dei nostri figli

Nella famiglia, il ruolo dei nonni è fondamentale quando si parla di gestire ed educare i nipoti. La naturale indulgenza dei nonni nei confronti dei nipotini può giocare a favore di questi ultimi instaurando un bel rapporto di complicità. Ma spesso questo atteggiamento indulgente può portare a viziare i bambini e a vanificare il lavoro dei genitori. Quale dovrebbe essere quindi il ruolo dei nonni in famiglia?

Negli ultimi anni, si fa di nuovo un gran parlare dei nonni. E per fortuna che ci sono, verrebbe da dire!

I nonni sono infatti una risorsa preziosa per i genitori che lavorano fuori casa tutto il giorno, sia in termini di sicurezza dell’ambiente frequentato dai figli, sia in termini economici con la conseguente riduzione di costi per babysitter e strutture (para)scolastiche ad orario prolungato.

Con la carenza di politiche per la famiglia e di supporti, anche economici, per chi decide di mettere al mondo e far crescere un figlio, i nonni sono uno dei pochi fari nella nostra società.

Chi sono i nonni 2.0

Parliamo di nonni che hanno poco in comune con quelli di trent’anni fa. Parliamo di persone fisicamente attive ed intellettualmente piene di interessi, nonché curiose delle novità, soprattutto in ambito tecnologico.

Sempre più spesso poi vanno in palestra, viaggiano e sono sui social. Usano l’email, leggono il giornale online e tra i blog in rete trovano anche i menu migliori per l’alimentazione dei loro nipoti. E integrano la mole di dati e conoscenze a portata di mano con la saggezza e la conoscenza personale, frutto di anni di esperienze: così da riuscire a mediare ed equilibrare tra passato e presente.

Sono persone economicamente in grado di essere indipendenti e, spesso, sono chiamati in causa per aiutare i figli che tra mutuo, finanziamenti vari, spese accessorie e bollette, possono trovarsi in difficoltà. 

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Il rapporto coi nipoti

Pur essendo stati genitori in passato, i nonni sembrano dimenticare coi nipoti anche le direttive di base dell’educazione. Probabilmente per questioni di tempo (ne hanno decisamente di più a loro disposizione) o forse per la voglia di godersi i loro piccoli segni di immortalità, i nonni approfittano di ogni minuto per fare tutto ciò che non hanno potuto fare da genitori.

Così facendo però rischiano di diseducare e di viziare, a volte, complicando i rapporti con i figli e aprendo le porte a conflitti familiari.

I nonni infatti si sentono in diritto di giudicare l’operato dei figli, quasi considerandoli degli adolescenti cresciuti, mentre dovrebbero tener conto che le scelte educative con cui crescere i bambini sono un carico emotivo non da poco per le famiglie e che sono state discusse in separata sede dai genitori.

In realtà, nel rapporto coi nipoti, i nonni dovrebbero “limitarsi” ad assicurare la loro presenza senza contrastare le regole vigenti nel nucleo familiare di appartenenza dei bambini; dovrebbero condividere con i nipoti momenti ed esperienze destinate a rimanere un indelebile ricordo ed insegnamento di vita; dovrebbero assicurare un confronto continuo e di crescita ai nipoti con una presenza amorevole e discreta.

Nonni con nipoti sulla spiaggia

Quando la troppa esperienza può far male

Dall’alto della loro esperienza, a volte anche i nonni possono sbagliare. Ad esempio, quando - senza cattiveria alcuna - si intromettono nella gestione familiare dei figli. La gestione di spazi e tempi invece dovrebbe essere dettata dalle regole di condominio.

Come suggerisce la dott.ssa Elena Fraccaroli, psicologa e psicoterapeuta, in un simpatico ed efficace esempio da tenere a mente, occorre pensare alle fasi della nostra vita come un popoloso condominio, in cui i figli abitano al piano terra, i genitori al primo e i nonni al secondo piano.

D’altra parte, come recita un saggio proverbio africano, “Il giovane cammina più veloce dell’anziano, ma l’anziano conosce la strada” ed è bene che ciascuno se ne ricordi se vuole instaurare rapporti sani e durevoli, ricchi di confronto e dialogo.

Essere bravi nonni: le regole da seguire

In realtà non esiste un vero e proprio decalogo di comportamento, diciamo piuttosto che sono state individuate delle situazioni da affrontare in un certo modo per massimizzare la soddisfazione dell’essere e dell’avere dei nonni.

Secondo Miriam Stoppard, esperta in puericultura e autrice di diversi best-seller dal 1970 ad oggi, per un buon rapporto con figli e nipoti bisogna:

concordare le visite: meglio evitare di piombare in casa di figli, generi e nuore, scombinando i loro programmi (fossero anche di pieno e totale relax) e rischiando di essere accolti con smorfie e mormorii. E durante il tempo di visita, ricordarsi di non essere ospiti, ma parte integrante della famiglia!

Quindi ben venga una mano d’aiuto nelle piccole cose di casa, giocare con i nipoti e  intrattenerli mentre i genitori fanno altro.

rispettare i limiti: per quanto si possa non essere d’accordo con le abitudini familiari o con le regole definite dai genitori dei nipotini, è tempo per i nonni di fare un passo indietro. Anche perché i tempi cambiano, la scienza evolve e non è detto che le conoscenze di un tempo siano ancora valide. “Si è parte di una squadra, non capitani”: bisogna adeguarsi, con buon senso.

E nella peggiore delle ipotesi si può sempre ricorrere al dialogo (quello vero!) con i figli, per cercare di capire e comprendere e confrontarsi sugli argomenti in discussione.

evitare le preferenze: è naturale sentirsi più in sintonia con alcune persone e meno con altre e questa regola vale anche nel rapporto nonni-nipoti. Ma non può e non deve palesarsi. I favoritismi nei confronti di alcuni nipoti da parte dei nonni crea solo amarezza e risentimento - sia nei bambini che nei loro genitori.

D’altra parte i nonni sono considerati il fulcro della famiglia: ci si aspetta soprattutto da loro giustizia ed equità.

evitare le interferenze: per quanto possa sembrare complicato, i nonni non dovrebbero permettersi di interferire nei rapporti di coppia dei figli né nelle regole educative che guidano i loro nipoti.

condividere esperienze: ci sono cose che i bambini possono imparare solo dai nonni, non dalla scuola né dai genitori. Per questo è importante trascorrere tempo con loro e condividere interessi ed esperienze: per diventare compagni d’avventura, figure positive e rassicuranti, guide per affrontare al meglio problemi e difficoltà.