Bonus mamma domani: 800 euro a sostegno del reddito familiare

Non ci sono limiti di reddito e l'unico requisito è il diventare madri. Ecco come il bonus mamma domani aiuta la famiglia e come fare a ottenerlo.

Le agevolazioni per la famiglia cominciano prima della maternità. Il premio alla nascita può essere richiesto dalle donne entrate nel 7° mese di gravidanza. Lo scorso anno lo hanno chiesto in 230mila.

Anche quest’anno è stato confermato il bonus mamma domani: 800 euro che vengono erogati alle donne a partire dal settimo mese di gravidanza.

Tale premio, istituito con la legge di bilancio 2017, non è l’unica agevolazione per le future e le neo mamme, che possono usufruire anche del bonus nido e il bonus bebé. Tuttavia il bonus mamma domani Inps (anche chiamato Premio alla nascita) resta comunque la prima agevolazione offerta a chi sta per affrontare la maternità Lo scorso anno lo hanno richiesto con soddisfazione ben 239.613 mamme alle prese con spese mediche e pannolini. Ecco dunque una guida completa per capire come richiederlo e ottenerlo.

A chi spetta il bonus mamma domani

Il Bonus mamma domani si può richiedere a partire dal settimo mese di gravidanza.

È già stato rifinanziato anche per il 2020 e si tratta di un contributo voluto dal governo Renzi-Gentiloni per aiutare le future mamme a sostenere i costi di un nuovo arrivo diagnostici, sanitari e di acquisto di prodotti per la prima infanzia. Spetta alle donne che hanno un acclarato stato di gravidanza, che hanno appena partorito (anche se prima dell’ottavo mese di gravidanza ed entro un anno dalla nascita) e alle donne che hanno adottato (adozione nazionale o internazionale) un bambino o ottenuto in affidamento o in preaffido un minore.

Tutte le future mamme possono ottenere il bonus, senza alcun limite di reddito. Si richiede però alle donne la residenza in Italia, cittadinanza italiana o comunitaria, mentre le cittadine extracomunitarie devono essere in possesso di permesso di soggiorno Ue, che andrà allegato alla domanda.

Il bonus mamma è legato al numero dei figli e questo vuol dire che in caso di parto plurimo, la cifra sarà raddoppiata attraverso una integrazione di domanda successiva.

 

Documentazione per la domanda del bonus mamma
Certificazione dello stato di gravidanza rilasciata dal medico del SSN attestante la data presunta del parto
In alternativa
› Presentazione del certificato in originale o in copia autentica via raccomandata o direttamente allo sportello Inps in busta chiusa con la dicitura: “Documentazione domanda di Premio alla nascita – certificazione medico sanitaria”
› Numero di protocollo telematico del certificato rilasciato dal medico SSN o medico convenzionato ASL
› Indicazione che il certificato sia già stato trasmesso all’INPS per domanda relativa ad altra prestazione
› Per le madri non lavoratrici è possibile indicare il numero identificativo a 15 cifre e la data di rilascio di una prescrizione medica emessa da un medico del SSN o convenzionato, con indicazione del codice esenzione compreso tra M31 e M42 incluso
› Le cittadine extracomunitarie dovranno indicare il possesso del permesso di soggiorno, inserendone gli estremi nella domanda telematica
› In caso di parto già avvenuto, autocertificazione all’interno della domanda della data del parto e delle generalità del bambino (codice fiscale)
› In caso di parto plurimo è richiesta l’indicazione di più minori

 

Come ottenere il bonus premio alla nascita

A spiegare come viene erogato il bonus è la circolare Inps numero 78 dell’aprile 2017.

La domanda va presentata per via telematica attraverso il sito Inps se si possiede l’apposito Pin dispositivo, altrimenti ci si può rivolgere per la pratica a un patronato, a un Caf o a qualsiasi ente intermediario abilitato all’operazione. La terza opzione, è quella di telefonare al numero verde dell’Istituto nazionale di previdenza sociale 803 164 (rete fissa) o 06 164 164 (smartphone), dedicato ai servizi previdenziali e assistenziali.

Come già detto, la domanda deve essere presentata dopo essere entrati nel 7° mese di gravidanza, allegando il certificato del medico specialista in cui viene indicata la data stimata del parto.

Nel caso la richiesta avvenga dopo il parto, andranno invece indicate la data e le generalità del bambino così come nei casi di adozione o affido andrà allegato il provvedimento giudiziario o indicata la sezione del Tribunale con la data del deposito in cancelleria dell’atto, così da facilitare il reperimento da parte dell’Inps.

L’Inps accetta anche le domande di chi, dopo aver maturato i sette mesi, non sia riuscita a portare a termine la gravidanza. E in questo caso si dovrà fornire adeguata documentazione.

In caso di parti plurimi invece, se la richiesta è già stata presentata al 7° mese, occorrerà ripresentarla alla nascita indicando tutte le generalità dei minori per ottenere l’integrazione del bonus.

Alla domanda va inoltre allegato il modulo Sr163, un modello che può essere stampato e portato allo sportello della propria banca per la firma che certifica l'effettiva proprietà del conto corrente o della carta prepagata sulla quale si richiede il bonifico. Questo modello viene generalmente richiesto dall’Inps per tutte le prestazioni a sostegno del reddito.

Come viene pagato il bonus

Il bonus di 800 euro viene pagato in un’unica soluzione direttamente dall’Inps e secondo le modalità indicate da chi ne ha fatto richiesta: bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata comunicando il codice IBAN e solo a patto che il mezzo di pagamento prescelto risulti intestato direttamente al richiedente. Lo stesso vale se il beneficiario è minorenne o incapace di agire: in questo caso la domanda dovrà essere inoltrata dal rappresentante legale.

Quando si opta per un accredito con Iban, alla domanda andrà allegato anche il modulo Sr163 (a meno che tale modulo non sia già stato presentato per chiedere altre prestazioni), per verificare che il conto sia effettivamente intestato a chi sta chiedendo il bonus. In questo modulo andranno riportati anche il codice fiscale della richiedente, dati bancari e timbro e firma del funzionario della banca o dell’ufficio postale in oggetto.

Gli 800 euro vengono corrisposti in tempi piuttosto brevi, anche se in alcuni casi si sono verificate attese superiori ai quattro mesi. In ogni caso, lo stato della domanda può essere costantemente monitorata nell’area riservata del sito Inps.

Come utilizzare il bonus

Trattandosi di una forma di sostegno, il bonus può essere utilizzato a tua completa discrezione. In sintesi: puoi usare questi soldi come riterrai più opportuno.Mentre ti destreggi tra pannolini e biberon, l’arrivo di un figlio è anche un buon momento per rivedere alcune delle nostre scelte finanziarie e offrire maggiore stabilità alla nostra famiglia. 
Di solito la prima idea è di investire una somma da riavere in futuro, ma ci sono modi più economici che permettono comunque di garantire una somma ai propri cari in caso di imprevisto  e vivere tutte le fasi della crescita con più serenità.

Fonti: www.Inps.it

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