Come insegnare a scrivere ai bambini
Fin dai tre anni, i bambini possono mostrare segni di interesse nei confronti del saper scrivere. Vediamo come affrontare questo momento e aiutarli a sviluppare questa capacità anche prima del loro ingresso alla scuola primaria.
Ecco 10 consigli per i genitori che intendono portare i figli in montagna per una vacanza estiva.
In questo post parleremo di:
- In montagna con i bambini
- #1 Mantenere una giusta idratazione
- #2 Prestare attenzione alle bacche
- #3 Iniziare la giornata con una colazione equilibrata
- #4 Far indossare al bambino uno zainetto adeguato al suo peso
- #5 Proteggere gli occhi dai raggi solari
- #6 Proteggere la pelle dai raggi solari
- #7 Scegliere abiti e scarponcini adatti
- #8 Attenzione all’alta quota
- #9 Dotarsi di un kit di pronto soccorso
- #10 Scegliere i family hotel
In montagna con i bambini
Paesaggi incantevoli tra malghe e pascoli, prati in cui correre e giocare nel fresco di terse giornate estive… Una vacanza in montagna con i bambini rappresenta la scelta perfetta per vivere insieme all’aria aperta, fare passeggiate nella natura e divertirsi in famiglia. Basta seguire il nostro semplice decalogo per trascorrere una vacanza memorabile:
#1 Mantenere una giusta idratazione
Portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua e fare bere i bambini regolarmente, per evitare la disidratazione nel corso di passeggiate o giochi all’aperto. In montagna è frequente vedere persone dissetarsi presso le acque fresche di una sorgente, ma si tratta di un comportamento che è più sicuro evitare. Infatti le sorgenti sono talmente numerose che le autorità sanitarie non riescono a controllarle periodicamente tutte.
#2 Prestare attenzione alle bacche
Non tutte le bacche e i frutti che si trovano in montagna sono commestibili. Fatti salvi mirtilli, more, lamponi e fragole – facilmente identificabili – meglio evitare tutte le altre bacche che si trovano lungo i sentieri di montagna. È bene, quindi, controllare che i bimbi, attratti dai loro colori invitanti, non li mangino, rischiando poi spiacevoli complicazioni. I principali sintomi in caso di ingestione di cibi velenosi sono riconducibili all'apparato gastrointestinale e possono includere nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. In questi casi, mantenendo la calma, meglio recarsi al Centro Veleni o al Pronto Soccorso più vicino.
#3 Iniziare la giornata con una colazione equilibrata
In montagna è bene far seguire ai bambini un’alimentazione equilibrata, che tenga conto del loro dispendio energetico. Una passeggiata in montagna comporta in media il dispendio di 300/500 calorie. La colazione deve quindi essere sana e abbondante, con apporto di carboidrati, proteine, minerali e liquidi. Meglio non eccedere coi grassi, per non appesantire la digestione in vista del movimento che si sta per fare. Via libera, quindi, a pane, cereali, salumi, frutta e latticini. Un esempio di colazione bilanciata può essere costituito da un panino con salumi e formaggio, muesli con frutta secca e cereali, un frutto, pane e marmellata (o miele).
#4 Far indossare al bambino uno zainetto adeguato al suo peso
In base al peso del bambino, andrà scelto uno zaino adeguato: di 1 Kg sino ai 5 anni, sotto ai 3 Kg sino agli 8 anni e meno di 5 Kg sino ai 12 anni. Questa precauzione è di fondamentale importanza per prevenire danni alle articolazioni e alla colonna vertebrale.
Insegnare a scrivere ai bambini è un compito impegnativo. Bisogna utilizzare un metodo educativo, istruttivo e coinvolgente per raggiungere l’obiettivo in modo fluido e piacevole.
In questo articolo vedremo di rispondere alle domande più comuni per un genitore:
Insegnare a scrivere: da quale età
In principio saranno scarabocchi, ma sono un momento importante per lo sviluppo del bambino: “Intorno ad 1 anno e mezzo il bambino comincia a tracciare segni disordinati; in questa attività spontanea prevale la sua impulsività. Lo scarabocchio è la prima impronta di sé nel mondo. Nello scarabocchio bisogna tener presenti l’acquisizione da parte del bambino di alcuni elementi che aiutano la sua abilità espressiva come la motricità, la percezione, lo spazio la funzione simbolica, il linguaggio, elementi che si relazionano con la maturazione del sistema nervoso.
Dopo i 20 mesi il bambino esegue tracciati omolaterali, che, se vergati con la mano destra, vengono collocati a destra del foglio, se con la mano sinistra, a sinistra.
Fin dai tre anni, i bambini cercano di imitare la scrittura degli adulti, facendo delle linee su fogli: prima dritte, poi ondulate, quasi a simulare l’andamento della scrittura. Poi, intorno ai 4 anni, arriva il momento della chiusura delle forme aperte e si arriva alle prime lettere dell’alfabeto. A cinque anni, si passa alla scrittura del proprio nome e di parole semplici, anche se a caratteri irregolari e di grandi dimensioni. [1]
“A differenza del disegno, che lascia ampia libertà di moduli espressivi, la scrittura richiede movimenti dei muscoli del braccio, del polso e della mano, molto precisi, e coordinati. La scrittura è la rappresentazione grafica dell’attività parlata e richiede pertanto una capacità di simbolizzazione e di astrazione che il bambino non può avere.” dicono gli esperti del Centro Studi Logos [2].
Ecco una scheda che ti può aiutare a seguire lo sviluppo grafico del bambino dai 12 mesi ai 4 anni:
Età |
livello della prescrittura |
Cosa si evidenzia dalle attività |
12/18 mesi |
Scarabocchi |
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20/24 mesi |
tracciati omolaterali (livello motorio) |
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20/30 mesi |
segni circolari (livello percettivo) |
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30/48 mesi |
fase della rappresentazione |
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Attività ed esercizi di pregrafismo da fare e da stampare
Prima di entrare nel vivo della prescrittura, possono essere utili (in base all’età del bambino) alcune attività manuali per allenare la manualità e la motricità fine: ritagliare, intrecciare, piegare e disegnare su sale, sabbia o farina sono tutte attività realizzabili con poco anche in casa e utili a stimolare la concentrazione, la manualità e affinare il controllo dei movimenti.
Queste “attività di preparazione” servono ai nostri bambini per passare dallo scarabocchio sul foglio a segni più compiuti (cerchi, forme geometriche, linee e curve) per poi arrivare a esercizi di ricalco di lettere vere e proprie e infine alla realizzazione delle lettere dell’alfabeto (3).
Tutte queste attività si basano sul metodo Montessori (https://www.metlife.it/blog/famiglia/2017/scuola-steineriana.html), che - non a caso - dava molta importanza alla bella calligrafia: imparare a scrivere con movimenti fluidi è infatti fondamentale per non affaticare mano, dita, polso, avambraccio, braccio e, di conseguenza, collo e schiena.
La dottoressa Angela Zerbino, logopedista relazionale, ci spiega che “l’impugnatura corretta va insegnata fin dalla scuola materna e consiste in una presa a pinza (pollice e indice dirigono i movimenti, mentre il medio sostiene lateralmente lo strumento) a circa 2 cm dalla punta”.
Ma anche la postura ha la sua importanza: la postura corretta prevede: “piedi ben appoggiati al pavimento, seduti in modo comodo, busto eretto e leggermente inclinato in avanti ma non appoggiato al tavolo, spalle rilassate, gomiti entrambi sul tavolo, mano non scrivente appoggiata aperta sul foglio, sotto la mano che scrive”. [4]
Per assicurarsi poi che i movimenti siano fluidi si può ricorrere alle digilettere maiuscole e in corsivo: un supporto con cui i bambini imparano il tracciato per avere una corretta esecuzione grafica.
Consigli per i genitori dei bambini in età prescolare
Imparare a scrivere e a leggere è un’attività che non dovrebbe essere anticipata troppo perché i piccoli hanno bisogno di esercitare la loro capacità di astrazione senza definire simboli (quelli delle lettere e dei numeri) almeno fino ai 5/6 anni, età dell’ingresso nella scuola primaria.
Tuttavia ci sono giochi e esercizi di prescrittura, prelettura e precalcolo che già nella scuola dell’infanzia vengono sperimentati e che i bambini più curiosi, per imitazione, iniziano spontaneamente a fare da soli, prima dell’ingresso a scuola.
I genitori con bambini che frequentano la scuola dell’infanzia dovrebbero ricordare:
- Tutti i bambini osservano e tendono a copiare il comportamento degli adulti, pertanto se in casa si legge e si scrive molto, anche in loro presenza, i piccoli tenderanno a voler “imitare” i grandi sviluppando una naturale curiosità per queste attività;
- Come in tutte le cose che riguardano lo sviluppo infantile è sbagliato fare confronti tra i bambini: ognuno ha un corso proprio, nei tempi e nei modi. Se qualche compagno di scuola di tuo figlio già sa leggere e scrivere, non è detto che tuo figlio debba imparare per forza, né che abbia qualche mancanza;
- Il tuo compito di genitore non è quello di insegnare a tuo figlio a scrivere e leggere. Puoi però accompagnare e assecondare la naturale curiosità del tuo bimbo giocando con lui e leggendo delle storie brevi e semplici.
Fonti
[1] Antonietta Fittipaldi http://www.disgrafie.eu/wp-content/uploads/2014/03/comeIlbambinoimparaascrivere_Fittipaldi.pdf
[2] Centro Studi Logos (http://www.cslogos.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=97:la-scrittura&catid=17&Itemid=158)
[3] Esercizi di pregrafismo da stampare (http://pianetabambini.it/pdf/didattica/italiano/Imparare-Scrivere-Lettere.pdf)
[4] Angela Zerbino sul metodo per l’impugnatura corretta (http://www.angelazerbino.eu/come-insegnare-ai-bambini-limpugnatura-corretta-della-matita/)
[5] Insegnare a leggere e a scrivere con il metodo sillabico (https://www.disgrafie.eu/wp-content/uploads/2014/03/Il-metodo-sillabico_Rinaldi.pdf)
[6] Metodi didattici http://www.6inradio.net/sullalfabeto-maiuscolo-sul-metodo-insegnamento-della-letto-scrittura/