Educare i bambini all'inglese

Imparare lingue straniere per i bambini piccoli è importantissimo sotto diversi punti di vista. Questo vale soprattutto per la lingua inglese. Ecco alcuni consigli utili su come educare i più piccoli all'apprendimento della lingua inglese.

C’è chi pensa che non si possa insegnare inglese ai bambini prima che questi sappiano leggere e scrivere. E c’è invece chi sostiene che il bilinguismo è possibile fin dalla tenera età, anzi: prima si inizia e migliori saranno i risultati.

Qualunque sia la tua linea di pensiero, rimane un’unica certezza: imparare l’inglese giocando si può e, soprattutto con i bambini, si deve.

Puoi scegliere se avvalerti di un supporto reale o puntare sul web o utilizzare App apposite, la cosa più importante per un insegnamento precoce efficace è il divertimento.

Insegnare inglese ai bambini giocando

Secondo la Montessori, il modo migliore per imparare una lingua è collegare l’oggetto ad un vocabolo. Oggi, esistono sul mercato molti giochi educativi che sfruttano proprio questo principio e che permettono di fissare questi collegamenti.

I primi giochi proponibili fin dall’età scolare sono una versione modificata della tombola e del domino in cui ai numeri si sostituiscono le parole.

Si possono anche modernizzare i bei giochi di una volta come “nascondino” (con la conta in inglese, imparare i numeri diventa più semplice) e “strega comanda colore” (per imparare i colori).

Dopo aver completato la fase di associazione dei concetti, secondo l’educatrice, si può passare alla fase della scrittura. E il gioco più adatto per ottenere buoni risultati è il puzzle, che sviluppa la capacità dei bambini di associare le lettere ai suoni memorizzati e che si basa sull’autocorrezione in caso di errore, puntando così alla memorizzazione di singole parole, ma anche intere frasi.

E infine la fase del parlare in lingua: è il momento giusto per sfruttare i giochi di ruolo spostando l’attenzione dalle parole alla comunicazione. Si può iniziare con la lettura delle favole più conosciute e procedere poi con un laboratorio teatrale in cui i bambini devono assumere, di volta in volta, il ruolo di uno dei personaggi, mettendo così alla prova la lettura consapevole.

Una valida alternativa è data dai cartoni animati in lingua (con o senza sottotitoli): di certo un’alternativa che la Montessori non gradirebbe al 100% ma divertenti ed efficaci per tutta la famiglia.

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Educare i bambini all’inglese via web

Visto che parliamo di nativi digitali perché non sfruttare appieno le possibilità che il web ci mette a disposizione?

Su Super Simple Learning i giovanissimi possono avvicinarsi all’inglese con simpatiche canzoncine e filastrocche, video, pagine da colorare e lavoretti fai da te da riprodurre a casa.

Per i bambini dai 7 agli 11 anni, The Children’s University of Manchester può essere un vero toccasana culturale, ma richiede una buona conoscenza di base: propone infatti molti giochi educativi e materiali didattici interattivi da sfruttare.

StoryNory è invece un vero e proprio archivio di audio storie, scaricabili gratuitamente: utile per affinare la comprensione ma anche la pronuncia.

Bambini: le App per imparare l’inglese

E se desideri il massimo dell’interattività puoi puntare sull’intrattenimento educativo delle App. Ne esistono tantissime, organizzate per età, interessi e attitudini: e la produzione non si ferma!

Per i piccoli tra i 2 e i 5 anni, Fun With Flupe – English Words (disponibile sia su GooglePlay che su AppStore) è la versione digitale della fase di associazione dei concetti: propone infatti l’interazione tra bambino, immagini e parole.

Tra i 4 e i 7 anni, si può invece puntare su Busuu For Kids che attraverso 30 schede garantisce l’acquisizione di 150 vocaboli. Ogni lezione è strutturata con una metodologia in 5 passi che permette al bambino di scoprire nuovi vocaboli ed impararli, testare la capacità di comprensione, spelling e fonetica, divertendosi.

In età scolare si può usare Learn and play English, simile nel funzionamento ai giochi Sapientino: sono mostrate le immagini di animali, forme geometriche, numeri e oggetti e proposti 3 vocaboli tra cui il bambino dovrà scegliere la risposta corretta (e “premiato” con la pronuncia corretta).

Adatto sempre per l’età scolare ma focalizzato sull’inglese parlato è Pili Pop che permette al bambino di immedesimarsi in situazioni reali di vita quotidiana o di ritrovarsi nel mondo della fantasia, alternando ascolto, ripetizione, comprensione e pronuncia (anche in spagnolo).

Se si vuole ottenere un buon risultato in termini di bilinguismo, “iniziare oggi è meglio che domani”, come sostiene il prof. Hernandez, autore di The Bilingual Brain.

A sostegno di questa tesi, al TEDxRainier, Patricia Kuhl condivide scoperte interessanti e stupefacenti su come i bambini apprendano una lingua sovrapposta all'altra, ascoltando le persone attorno a loro e creando campionature dei suoni che hanno bisogno di conoscere.

Quindi, per imparare efficacemente le lingue, è necessario implementare una modalità di apprendimento naturale, cioè in linea con la modalità per cui il nostro cervello è programmato per imparare: ascolto e conversazione, prima di regole e grammatica. Esattamente come ognuno di noi impara la sua lingua madre.