Allergia al cane: 9 consigli per evitarla o ridurne gli effetti

Il tema dell’allergia agli animali domestici è molto sentito, soprattutto in Italia, dove, secondo i dati Eurispes, il 33% degli italiani ha almeno un animale domestico, con una prevalenza per i cani (62%).

Hai l'allergia ai cani? Ecco tutto quello che puoi fare per evitarla.

Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, il 25% della popolazione compresa tra i 18 e i 44 anni soffre di rinite allergica e il 5% soffre di asma.

Il tema dell’allergia agli animali domestici è molto sentito, soprattutto in Italia, dove, secondo i dati Eurispes, il 33% degli italiani ha almeno un animale domestico, con una prevalenza per i cani (62%).

Soffrire di allergia al cane è un problema, con il quale però si può imparare a convivere.

Allergia al cane: come riconoscerla

L’allergia al cane ha dei sintomi comuni con altre allergie che attaccano il sistema respiratorio, quindi raffreddore, bruciore agli occhi, starnuti molto frequenti e, in casi più gravi, attacchi di asma.

Alla comparsa di questi sintomi, è molto importante recarsi da un medico allergologo, che può effettuare dei controlli per stabilire con maggiore certezza quali sono le cause dell’allergia, se di allergia si tratta.

Per verificare la presenza di un’allergia respiratoria, i medici allergologi tendono a prescrivere alcuni test, come il Prick Test e il Rast Test.

Il prick test è un esame semplice, non invasivo, e poco costoso, che consente di verificare la presenza o meno di allergie agli allergeni più diffusi. Si esegue praticando delle piccolissime punture lungo l’avambraccio. Ad ogni punto, viene applicato un allergene. In base alla risposta cutanea, è possibile constatare la presenza o meno di una o più allergie.

Il Rast Test si prescrive, solitamente, in caso di esito incerto del prick test. Si tratta di un esame del sangue, tramite prelievo, che indaga sulla presenza o meno di specifici anticorpi ad alcune tipologie di allergeni.

Allergia al cane: come affrontarla

Il primo suggerimento sarebbe di evitare di entrare in contatto con un cane, e di non averlo in casa. Questo non sempre è possibile, visto che in alcuni casi l’allergia viene scoperta solo dopo aver preso un cane, e ormai l’affezione all’animale non si può più ignorare.
Ecco quindi alcuni accorgimenti che puoi adottare per ridurre gli effetti dell’allergia al cane:

  1. 1. Tenere il cane all’esterno della casa, se si dispone di un giardino, una terrazza o un balcone sufficientemente capiente;
  2. 2. Lavare il cane ogni due settimane;
  3. 3. Spazzolarlo quotidianamente, all’aria aperta, in modo da non depositare i peli in casa;
  4. 4. Tenere il cane lontano dalla camera da letto. Non è consigliabile dormire in un ambiente in cui è stato anche il cane;
  5. 5. Evitare di tenere il cane in braccio;
  6. 6. Sistemare la cuccia all’esterno, in uno spazio in cui sia possibile praticare la pulizia periodica senza problemi;
  7. 7. Prendere un antistaminico, ma solo ed esclusivamente su prescrizione medica;
  8. 8. Somministrare al cane uno spray sublinguale, che riduce la produzione degli allergeni salivari;
  9. 9. Pulire a fondo a la casa, aiutandosi con una aspirapolvere e prodotti igienizzanti per i pavimenti.

 

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In base all’esposizione, e al livello di tolleranza personale, se sei allergico al cane potresti avvertire un semplice prurito al naso oppure una crisi d’asma, ecco perché non va affrontata con leggerezza.

Ma quali sono i fattori che provocano l’allergia al cane? Vediamoli insieme.

Allergia al cane: a cosa siamo allergici

L’allergia al cane è molto diffusa, ed è legata al pelo, alla forfora, alla saliva, alle feci e alle urine.

Nello specifico, gli allergeni del cane sono i seguenti:

  • Can f1: è l’allergene maggiore del cane, prodotto dalle ghiandole situate sotto la lingua, ma non presenti nelle feci e nelle urine. Viene depositato sul pelo del cane tramite il leccamento. Il 44% dei soggetti allergici al cane è positivo a questo allergene;
  • Can f2: è un omologo del precedente. Anch’esso è presente nella saliva ma non nelle feci o nelle urine, e viene depositato tramite leccamento. Il 33% dei pazienti ne è allergico;
  • Can f3: prodotta dal fegato, è presente nella saliva, nella pelle e nel siero. Nonostante sia considerato un allergene, colpisce il 35% dei pazienti allergici;
  • Can f4: presente nella pelle del cane, colpisce il 45-60% dei pazienti;
  • Can f5: prodotto dal pancreas, è presente nelle urine del cane maschio, ma anche nel pelo e nella pelle. Colpisce il 70% dei pazienti;
  • Can f6: di recente individuazione, è prodotto dalle ghiandole salivari e depositata per leccamento, e colpisce più della metà dei pazienti.

Se possiedi un cane in casa, sei esposto a tutti questi allergeni, che possono provocarti i sintomi che abbiamo indicato precedentemente.

Assicurati di prendere tutte le precauzioni possibili, e seguire con attenzione le prescrizioni del medico e le indicazioni fornite in questo articolo.